Eden, il cinema è ancora in pericolo La colletta lontana dal traguardo

Il crowfunding avrebbe dovuto raggiungere 40mila euro per garantire l’attività fino a tutto il 2023. Ma per ora la quota è sotto la metà. Nuovo allarme da Officine della Cultura: "Senza aiuti non ce la facciamo"

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di Alberto Pierini

C’è perfino chi ha affittato la sala per una sera, pur di salvare l’Eden. E anche per lui la parola "fine" non è stata ancora scritta. Ma il film comincia a ripiegarsi su se stesso. In ballo c’è il futuro, e soprattutto il presente, dell’ultima sala del centro. La superstite di un paesaggio che una volta ne contava sette: due al Corso, una al Supercinema, il Trionfo (poi diventato Jolly) e nella notte dei tempi il mitico Odeon e le due dell’Eden. Ora c’è solo l’Eden. A tenere la bandiera delle sale in città e insieme quella dei cinema d’essai, la culla delle pellicole di qualità.

Certo c’è l’Uci, la multisala sorta nel tempo e che ha spostato l’obiettivo degli appassionati sulla Setteponti, ed è un buon baluardo. Ma l’Eden resta una diga per chi ama il cinema. Ed è una diga in grave pericolo.

Per ora il crowfunding lanciato per salvarlo è appena alla metà del guado. Mancano quaranta giorni alla scadenza indicata: la quota da raggiungere è 40 mila euro. Una quota di sopravvivenza, sufficiente a terminare la corsa del 2023, quindi l’apertura fino a dicembre. E per ora il totale è poco sopra i 19mila euro.

Non solo: da novembre a oggi il tetto si è spostato solo di cinquemila euro, dai 14mila di allora all’attuale soglia. Ed è il segno che l’abbrivio si sta spegnendo.

E pensare che la partecipazione non è mancata. In tanti si sono frugati in tasca pur di tutelare le due sale in bilico. Ma i più lo hanno fatto, ed è già fondamentale, per la tessera sostenitori: 50 euro, di questi tempi neanche degli spiccioli.

Ma il tempo stringe. E per ora l’Eden è ancora in sospeso tra la conferma della sua presenza e un finale straziante da Nuovo Cinema Paradiso. E Officine della Cultura, l’associazione che gestisce il cinema, alza un nuovo appello.

"Siamo molto grati a quanti si sono fatti avanti e pur in un anno difficile hanno deciso di rispondere alla nostra chiamata. Ma per ora non basta a garantire l’apertura almeno fino a dicembre" spiega Massimo Ferri, diviso tra la gratitudine e l’amarezza.

Le forme di sostegno vanno dai 50 euro per la tessera a ’ingresso ridotto alle semplici offerte di 20 euro a sostegni altrettanto generosi ma più sostanziosi. Fino ai 600 euro di chi affitta la sala, magari per una proiezione privata invitando parenti e amici. L’Eden è stato piegato, come tante altre attività, dalle bollette, con aumenti complessivi del 75%, e dal brusco calo di spettatori nei mesi della pandemia. Ora l’afflusso è risalito, specie durante le feste.

Segnali di risveglio dei cinema non mancano, perfino per sale che non possono inserire nella programmazione blockbuster come i grandi titoli Disney o Avatar. Ma sognano anche loro di risvegliarsi in un mondo nuovo e di sale strapiene. Sorta di Avatar del cinema.