Ecco il Farmacista vaccinatore: anche la farmacia punto vaccinale anti Covid

Giotti: siamo sempre più al servizio dei cittadini come punta avanzata e insostituibile del Servizio Sanitario sul territorio

Giotti

Giotti

Tutto ciò è reso possibile dal recente Accordo con Federfarma Toscana e Cispel in Regione Toscana che, avendo recepito l’Accordo Quadro Nazionale, ha reso possibile questo importantissimo passaggio a favore del potenziamento e della sempre maggiore diffusione della vaccinazione anticovid, decisiva sia a livello sanitario, che anche sociale ed economico per la ripresa post pandemia, che dovrebbe essere completata a settembre per raggiungere l’immunità di gregge a livello nazionale.

“Di fatto – spiega in proposito Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo -  un’ulteriore riconoscimento e attribuzione al Farmacista del ruolo come operatore sanitario da protagonista nell’intera procedura vaccinale: dalla prenotazione, al consenso informato, al monitoraggio dei cittadini post-inoculazione, con particolar riferimento alla procedura di somministrazione, alla quale è stato abilitato e autorizzato grazie a specifici programmi e moduli formativi organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità”.

L’Accordo si basa su alcuni principi fondamentali che sono, innanzitutto il coinvolgimento su base volontaria delle Farmacie nella somministrazione, la possibilità di eseguire la vaccinazione seguendo determinati adeguati percorsi sia all’interno che in strutture esterne alle Farmacie, ferma restando l’importanza di una partecipazione massiccia delle farmacie su tutto il territorio regionale e nazionale, al fine di dare una risposta efficace alla richiesta di collaborazione avanzata dalle Istituzioni e dal Commissario Straordinario Gen. Figliuolo.

Le Farmacie aderenti al servizio di vaccinazione sono il 65% delle Farmacie associate a Federfarma Arezzo, che risulta essere all’incirca la stessa considerevole e importante percentuale sia a livello Regionale che Nazionale.

La Farmacia quindi – prosegue Giotti- seguendo le indicazioni del piano vaccinale della Regione, costruisce in autonomia le proprie adeguate agende vaccinali con il vaccino messo a disposizione, effettua la somministrazione del vaccino e la registrazione sulla piattaforma regionale che determina il riordino automatico delle dosi vaccinali e relativa certificazione di vaccinazione o stampa dell’eventuale richiamo da consegnare al Cittadino. La Farmacia avrà cura di formare anche una lista di attesa al fine di non sprecare dosi a cittadini prenotati che per qualsiasi ragione non completino la vaccinazione.

Ecco quindi che “la riconosciuta professionalità dei Farmacisti ora anche vaccinatori, la capillarità delle presenza e la diffusione sul territorio delle Farmacie anche in luoghi non raggiunti da altri servizi fondamentali, fin negli ambiti rurali più isolati – insiste Giotti - fanno delle Farmacie stesse un irrinunciabile e preziosissimo presidio polifunzionale socio sanitario di distribuzione di farmaci e servizi, trasformando definitivamente il Farmacista in un operatore sanitario a tutti gli effetti”.

In base all’Accordo Regionale, le Farmacie aderenti potranno eseguire un ulteriore importante servizio di prenotazione della vaccinazione negli Hub regionali, a favore dei pazienti, specialmente anziani e/o fragili che si trovino in difficoltà, accedendo alle agende disponibili sulla piattaforma regionale, stampando il promemoria e i relativi documenti da consegnare ai richiedenti.

Tutto parte dal fatto che il 29 marzo scorso è stato firmato un Accordo quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome e Federfarma e Assofarm per la somministrazione dei vaccini anti Covid in Farmacia da parte dei Farmacisti, come avviene già da anni in altri paesi Europei.

“Un provvedimento fondamentale che – spiega ancora il Presidente di Federfarma -  insieme a tutti gli altri che dall’inizio della pandemia hanno visto la Farmacia protagonista assoluta della lotta contro la pandemia, valorizza ulteriormente il ruolo sanitario e sociale delle farmacie private e dei Farmacisti come operatori sanitari che operano nell’ambito dell’attuazione della legge della Farmacia dei Servizi: l’Accordo, si inserisce pienamente, infatti, nel percorso di riconoscimento del ruolo svolto dalle farmacie nell’emergenza pandemica, riconosciuto dalle Istituzioni anche  grazie all’intensa opera di sensibilizzazione, promossa da Federfarma Arezzo sul nostro territorio”.

In tale contesto, il documento in questione “è frutto  - insiste Giotti - di una costante e proficua interlocuzione di Federfarma nazionale con la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome e in particolare di Federfarma Toscana con la Regione Toscana, volta a garantire sia l’effettivo e massiccio coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale, valorizzando la professionalità dei Farmacisti, sia il preminente interesse pubblico a sottoporre celermente a vaccinazione il maggior numero di cittadini possibile”.