E45, "trappola" perfetta ma caccia al piano B: lunedì Anas in Procura, poi vertice a Roma

I progettisti attesi con le carte, tra le ipotesi anche quella di una mini-riapertura. Al ministero il confronto con sindaci e amministratori per gestire l'emergenza

Il viadotto Puleto

Il viadotto Puleto

Arezzo, 19 gennaio 2019 - Ponte chiuso e tempi incerti per l’eventuale riapertura. E il punto vero è il seguente: cosa si può fare a breve scadenza, come recuperare un collegamento meno impervio con Romagna e Nordest? L’Anas, intanto. In prefettura, presenti i sindaci, i suoi rappresentanti hanno annunciato che lunedì sarà depositata in procura la relazione dei tecnici dell’ente secondo la quale il viadotto Puletto non presenta criticità strutturali, non ci sono pericoli di crollo ed è dunque transitabile.

In Procura sono pronti ad ascoltare Anas e a esaminare la relazione, mettendola a confronto con la consulenza tecnica effettuata dai due ingegneri Fabio Canè e Antonio Turco. Impossibile, in mancanza del documento, avere reazioni ufficiali. Da fonti vicine ad ambienti giudiziari si apprende però che ben difficilmente il procuratore darebbe il via libera alla riapertura sic et simpliciter a pochi giorni dall’ordinanza di sequestro firmata dal Gip Ponticelli.

Piuttosto, è ipotizzabile un possibile parziale allentamento del blocco. Dal confronto potrebbe infatti aprirsi la prospettiva di riapertura solo al traffico leggero: o anche un senso alternato su unica corsia per ogni tipo di traffico. Vedremo. Intanto martedì riunione col ministro Danilo Toninelli al dicastero dei Trasporti: l’invito vale per le Regioni Toscana ed Emilia Romagna e per le Province di Arezzo e di Forlì Cesena.

Sul tavolo le alternative alla fase di stallo e la rinazionalizzazione della vecchia Tiberina 3bis, chiesta a gran voce dal sindaco di Pieve Albano Bragagni. «Mi rendo conto - dice Bragagni - che ci vorranno comunque mesi per risistemare la strada, ma almeno resterà un’alternativa per le future emergenze. Governo, Regione e Provincia nelle passate gestioni, non sono state previdenti, ora siamo in braghe di tela ma non dovrà più succedere».

Ricostruzione contestata dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. «In realtà - ricorda - nel 2013 la Regione aveva già chiesto la rinazionalizzazione della 3Bis nell’ambito del piano di project financing con la società Bonsignori che avrebbe dovuto trasformare la E45 in autostrada».

Ceccarelli sarà stamani alle 12 a Sansepolcro dove incontrerà i sindaci della Valtiberina. Esprime la sua preoccupazione la presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini, pronta anche lei a recarsi in Valtiberina. «Abbiamo dato disponibilità - dice - ad aprire le provinciali quali alternative alla E45, consci che l’aumento del traffico, specie pesante, aumenterà l’usura del fondo stradale e il carico sui viadotti». Il tutto nella mancanza di risorse per la manutenzione a disposizione dell’amministrazione.