E45, sotto esame il pilone logorato: è a rischio crollo? La parola ai periti

Sopralluogo sul posto dei carabinieri della procura: l'intero viadotto è in cattive condizioni. Sembra consumato anche il ponte successivo in territorio romagnolo

I controlli sul viadotto

I controlli sul viadotto

Arezzo, 23 novembre 2018 - Il video (e le foto) che nei giorni scorsi avevano impazzato sui social e sul web non mentivano: c’è un pilone della E45 nel quale effettivamente il cemento si è sgretolato al punto di lasciare a nudo i ferri di sostegno arrugginiti e consumati dal tempo. La verifica l’ha fatta ieri mattina la squadra di polizia giudiziaria dei carabinieri della procura, comandata dal luogotenente Antonello Di Palo, che segue tutto il complesso delle indagini sulla superstrada degli scandali.

E’ il pilone messo peggio del viadotto Puleto, nella zona di Valsavignone, comune di Pieve Santo Stefano, l’ultimo del tratto aretino prima del confine con la Romagna, ma non è il solo ridotto male. Tutto il ponte, insomma, è malato, anche se ci vorrà la consulenza dei tecnici per capire quanto malato. A questo appunto era finalizzato il sopralluogo di Di Palo e dei suoi carabinieri: vedere di persona, scattare foto, filmare video, raccogliere materiale che adesso verrà sottoposto ai tre ingegneri che già hanno svolto una superperizia per conto del procuratore Roberto Rossi, titolare dell’inchiesta, sulla piazzola di sosta franata nel febbraio scorso un po’ più a sud, fra le due uscite di Pieve Santo Stefano.

Il verdetto degli esperti era stato pesante: carenza di manutenzione, la stessa che pare di vedere adesso sul pilone del Puleto, e anche difetti di progettazione.I consulenti dovranno adesso dire se lo stato di consunzione del ferro e del cemento mette a rischio la stabilità del viadotto. Così fosse, alla procura non resterebbe che ordinare il sequestro del tratto in questione, perchè l’incolumità di chi viaggia viene prima di tutto, specie alla luce dell’ecatombe di Ponte Morandi.

I carabinieri si erano dati appuntamento da qualche giorno con Massimo Tizzi, il poliziotto in pensione di Sansepolcro, che aveva girato il video e scattato le fotomentre andava a cercare funghi. E’ stato lui a condurli fino al pilone, spiegando che era quello nel quale si era imbattuto quasi per caso. Di Palo e i suoi si sono anche arrampicati nell’interno, vuoto, del pilone.

La scala è buia ma alla luce delle torce la situazione è sembrata migliore che all’esterno, dove gli agenti atmosferici, a cominciare da pioggia e neve, hanno letteralmente divorato il cemento. Come è successo poco oltre, ma già in territorio romagnolo, nel viadotto successivo, che parrebbe poggiare direttamente sui piloni, con gli ammortizzatori del fondo stradale consumati. Le immagini saranno trasmesse alla procura di Forlì.