E45, i cantieri restano in attività

Intanto da oggi sono obbligatorie le catene da neve al seguito dei mezzi. Ecco i punti interessati dai lavori

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di Claudio Roselli

Non si fermeranno, almeno per ora, i cantieri all’opera sul tratto appenninico della E45, dove da oggi fino a giovedì 15 aprile prossimo sono obbligatorie le catene da neve al seguito per tutti gli utenti della strada. Un primo importante consiglio per gli automobilisti, dal momento che una dimenticanza potrebbe costare anche la decurtazione di qualche punto dalla patente. I freschi provvedimenti in materia di Covid-19 potranno limitare la mole di traffico, per quanto i mezzi pesanti continueranno a circolare. La disposizione anticipa in un certo senso l’entrata in vigore del cosiddetto "piano neve" (si può definire una sorta di mossa preliminare) e costituisce il primo segnale di un inverno oramai alle porte, l’ennesimo per la Orte-Ravenna con i problemi di sempre nel segmento più delicato. I lavori, come sopra ricordato e la viabilità alternativa sono le voci collegate al piano di emergenza, seppure per diversi motivi.

"A oggi non ho ancora ricevuto alcuna segnalazione e ho visto che gli operai sono sempre qui – ha detto il sindaco di Pieve Santo Stefano, Claudio Marcelli – per cui significa che il piano non è ancora entrato in vigore per intero e che di conseguenza i cantieri rimangono per ora in attività". Perché non appena scatterà l’emergenza neve, il blocco dei cantieri sarà automatico fino alla prossima primavera. Salvo dunque contrario avviso, si andrà avanti nei quattro punti attualmente interessati: scendendo da nord verso sud, si comincia dai viadotti Puleto e Tevere IV, si prosegue con la piazzola di sosta franata nel febbraio del 2018 e si termina con il tratto da Pieve sud a Madonnuccia, dove sulla carreggiata in direzione di Perugia si procede con l’asfaltatura e non si entra né si esce allo svincolo di Pieve sud. Dall’Anas hanno fatto sapere che esistono cantieri amovibili, ma è alquanto probabile che proprio nella parte più a valle si vada fino alla conclusione dei lavori e alla riapertura con la strada a posto; vale quindi per il pezzo nel quale verrà steso l’asfalto e anche per la piazzola, che sembra finalmente in dirittura di arrivo, mentre vi sarà di certo l’interruzione dei lavori sul Puleto e sul Tevere IV, dal momento che gli interventi sono più articolati e che quindi hanno i tempi più lunghi. Guarda caso, però (e passiamo alla viabilità), i due ponti si trovano nel breve tratto sprovvisto della direttrice sostitutiva, perché fra Valsavignone e Canili di Verghereto vi sono i circa cinque chilometri di ex statale 3 bis in stato di abbandono da oltre vent’anni.

Marcelli aveva chiesto tempo addietro un incontro al sottosegretario Giancarlo Cancelleri, ma ancora attende una risposta e anche il suo collega di Bagno di Romagna, Marco Baccini, aveva preso posizione in favore di un celere inizio dei lavori di ripristino della vecchia Tiberina (causa indiretta del blocco totale di quasi due anni fa per la questione Puleto), dal momento che avrebbero dovuto cominciare alla fine dello scorso mese di luglio e che a causa dell’insorgenza di problematiche sono poi saltati. Sarà pertanto un nuovo inverno nel quale a ogni nevicata bisognerà lanciare il cappello in aria, sperando che il ghiaccio non provochi intraversamenti e paralisi del traffico. La Lega della Valtiberina e il confermato consigliere regionale Marco Casucci hanno subito ripreso in mano la "pratica".