E45, guida per i forzati della strada: tutte le alternative al viadotto tagliato

Per i Tir e i viaggi a lunga percorrenza esiste solo l'autostrada, come imboccarla. Per i trasferimenti locali toboga tra i monti o da Viamaggio o addirittura dai Mandrioli. Caos studenti e lavoratori

E45 chiusa tra Canili e Valsavignone, i percorsi alternativi

E45 chiusa tra Canili e Valsavignone, i percorsi alternativi

Arezzo, 18 gennaio 2019 - Da Bagno di Romagna il sindaco ha già contattato il collega di Sansepolcro: puoi tenere a convitto i miei studenti? A mali estremi, estremi rimedi: la praticità romagnola, uno dei motori del turismo italiano, va al sodo. Perché da oggi tutto diventa più difficile per gli organi del viadotto Puleto, chiuso per pericolo crollo sulla E45. Anzi, da ieri alle 14: una automobilista è tra le prime ad avventurarsi nel toboga che da Verghereto l’avrebbe riportata a Pieve su per le vie di montagna.

«Ci vuole almeno un’ora» conferma al popolo Facebook del sito «Vergogna E45», che aveva lanciato per primo l’allarme sul viadotto e ieri ha battuto ogni record di contatti. Ancora l’Anas e la Prefettura erano alle prese con l’indicazione dettagliata del percorso alternativo e già in tanti si erano fatti il loro schema. Devastante: per i privati, per l’economia, per il turismo. Sulle percorrenze lunghe nessun dubbio: unica alternativa è dirottare il traffico nord-sud sull’autostrada.

Se sei intorno a Sansepolcro vai ad Arezzo e infili il casello a Battifolle. Se arrivi dall’Umbria infili il raccordo Perugia-Bettolle e sbuchi sull’autosole al casello Valdichiana. Se vieni da sud e sei diretto in Romagna o nelle Marche esci: tramite statale 318 nella direzione Falconara, tramite la 219 nella direzione prima di Gubbio e poi attraverso un percorso misto riesci ad arrivare a Gubbio. E così le varie varianti, a seconda della zona dalla quale arrivi. Ma se semplicemente ti devi muovere in un ristretto giro di chilometri, tra Verghereto e Sansepolcro e dintorni l’alternativa diventa un’avventura.

Poniamo di arrivare da sud. Esci a Pieve, e questa non è una scelta trattandosi di un’uscita obbligatoria, e punti il paesino di Fresciano. Sali alle Valdazze, una volta noto come il villaggio dei cantanti, sali alla Svolta del Podere, infili la direzione di Arsicci, cerchi l’indicazione per le Balze e finalmente, stremato ma felice, eccoti a Verghereto. E’ in gran parte il percorso della Viamaggio, la vecchia marecchiese, per i nostri genitori e nonni la strada maestra delle vacanze. Follia? No, assoluta mancanza di alternative, avendo lasciato la vecchia tiberina a pezzi sotto i «rottami» della E45.

Un percorso da un’ora, ieri: nelle prossime notti è annunciata neve, come dire perdete ogni speranza o voi che entrate, anzi uscite. E ci sono categorie che non potranno prescindere. Gli istituti superiori di Sansepolcro e Castello hanno studenti proprio da Bagno di Romagna e dintorni. Il solito sindaco ha già annunciato che il pullman per le Balze (il resto del percorso ormai lo sapete) partirà alle 6.05. Ma intanto si muove per avere possibilità di convitto: tra andata e ritorno ai ragazzi rimarrebbero poche ore di sonno.

Un’ulteriore alternativa esiste ma è perfino più rocambolesca. Poniamo di venire sempre dalla Romagna: esci, risali il passo dei Mandrioli, sbuchi sulla cara 71 ramo casentinese, ti affacci a Badia Prataglia, sbordi sulla 73, raggiungi Bibbiena e da lì Anghiari e Sansepolcro. Viceversa basta andare a dietrofront, non come certi automobilisti avvistati ieri a Sarsina. Immaginando il finale, dalla Romagna già ieri avevano scritto al presidente del consiglio per ottenere un incontro urgente. «Ultima uscita Verghereto» scrivono i display sulla E45 per chi viene da Nord. Lì, alle colonne d’ercole del traffico. Cristo si era fermato a Eboli: oggi forse non ci sarebbe neanche arrivato.