E’ il capoluogo l’epicentro del virus In città ormai i due terzi dei casi

Ieri 109 contagiati di cui oltre settanta ad Arezzo. E’ ancora allarme scuola: decine i professori in quarantena negli istituti aretini. Positivi in buona parte asintomatici, nessuna fascia di età risparmiata

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di Sergio Rossi

Tutto il contrario di quanto avveniva a marzo. Oggi è il capoluogo l’epicentro della seconda ondata: 109 i contagi complessivi in provincia ma più di settanta, quasi i due terzi, nel comune di Arezzo. Il virus sta dunque rompendo gli argini anche se una mano importante l’ha data purtroppo la struttura per disabili di Agazzi dove giusto ieri i casi complessivi fra gli ospiti sono saliti a 34, con ulteriori 11 positività sia pure a bassa carica e infatti rilevate solo grazie a un secondo tampone.

E’ questa, ovvero la carica virale non particolarmente aggressiva, la consolazione del secondo tempo dell’anno del Covid: la maggioranza dei positivi è infatti asintomatica o con sintomi lievi. Ciò non vuol dire che il virus d’autunno sia da prendere alla leggera: sono infatti saliti negli ultimi giorni in modo abbastanza preoccupante i ricoveri al San Donato, adesso sono 60 in Malattie Infettive mentre in Rianimazione i letti occupati sono 6, la metà di quelli disponibili nel reparto diretto dal dottor Marco Feri. Non a caso all’osepdale va in scena la seconda rivoluzione dopo quella della primavera scorsa: aumenteranno infatti nei prossimi giorni i letti Covid, insieme al trasloco di alcuni reparti per marcare in modo ancora più soddisfacente la distanza tra i malati positivi e gli altri che con il Covid nulla hanno a che fare.

Si conferma anche un’età media assai più bassa rispetto al passato ed è questo che circoscrive il perimetro dei casi più gravi. D’altro canto, però, il virus spara ad alzo zero, colpisce tutti senza distinzione e si accanisce soprattutto nei confronti delle scuole.

Arrivano su questo fronte dati inquietanti: decine ormai i professori in isolamento, o perchè hanno insegnato in classi con alunni positivi o perché contagiati loro stessi, magari all’interno dell’istituto. E’ il caso, riportato in altra pagina, di una docente del liceo Colonna che ieri ha inviato un messaggio ai suoi studenti avvertendoli della sua positività, contratta per la presenza in classe di un’alunna contagiata.

D’altra parte era presumibile che la scuola in generale diventasse un’area sensibile, e non tanto per ciò che avviene al suo interno ma per il problema dei trasporti pubblici, bus e treni, nei quali gli assembramenti sono all’ordine del giorno pur se vengono rispettate alla lettera le disposizioni dell’occupazione dei posti all’80%.

Il numero dei contagiati in provincia è dunque destinato ad aumentare, tanto più che ieri sera vie erano 44 persone con tamponi giudicati incerti a causa della bassa carica virale; e per per qualcuno di loro il secondo test potrebbe sancire la positivtà. Rimane da sottolineare che rimangono alti i numeri dei tamponi effettuati, il consueto bollettino della Asl ne segnala infatti 3.847.