Due morti nell'Archivio, oggi il primo funerale con il ministro. Folla alle camere ardenti

Ci sarà anche il Vescovo alle due celebrazioni: l'inizio a San Pietro e Paolo oggi alle 15.30. Il feretro di Piero Bruni già al centro della chiesa, tanti in preghiera

Filippo Bagni e Piero Bruni

Filippo Bagni e Piero Bruni

Arezzo, 25 settembre 2018 - Hanno ritrovato i loro cari. Dopo il passaggio inevitabile dell’autopsia i poveri resti di Piero e di Filippo sono stati messi a disposizione delle famiglie. Che da oggi potranno cominciare a dirgli addio. Il primo appuntamento è alle 15.30 nella chiesa di San Pietro e Paolo, nel cuore del quartiere della Marchionna, dove viveva e prestava anche servizio come ministro dell'Eucarestia Piero Bruni. Il corpo di una delle vittime dell'Archivio di Stato è già al centro della sua chiesa e già tanta gente si è raccolta intorno a luio in preghiera. 

Intorno a loro non solo parenti, amici, quartieri feriti al cuore: ma un’intera città. Un dolore al quale daranno voce anche le massime autorità. Sia oggi che domani ci sarà il Vescovo, che già nei giorni scorsi si era fatto sotto alle famiglie, semplicemente bussandogli alla porta. E sia oggi che domani anche il ministro presenzierà alle esequie. Tutte e due, quindi trattenendosi in città: il segno di quanto questa vicenda abbia colpito ben oltre Arezzo.

La conferma è arrivata direttamente al sindaco, con il quale Alberto Bonisoli, il titolare dei beni culturali, era in contatto fin da giovedì. Era stato lui a decidere un sopralluogo nella sede dell’Archivio e quindi a mandare i funzionari, già la sera stessa della tragedia. E di fronte alle due diverse date ha deciso di rimanere qui.

Domani sarà invece il giorno dello sciopero generale. I sindacati, di fronte alla solita difficoltà legata alle date, hanno deciso di concentrarlo nel pomeriggio. E di accompagnarlo con un presidio, davanti all’Archivio. Un presidio silenzioso, ci conferma il segretario della Cgil Alessandro Mugnai a nome di tutti, ‘sentinelle’ discrete ma insieme decise a far rispettare tutte le regole della sicurezza, a cominciare dagli uffici pubblici.

In punta di piedi, lo stile di una due giorni che sarà insieme anche di lutto cittadino: bandiere a mezz’asta, l’invito ai negozi a chiudere le serrande durante i funerali. Ma un dolore con il quale fare i conti. Ieri sera si è aperta la camera ardente alla Misericordia.

E già da ieri sera una gran folla si è riversata all’interno, per un’ultima carezza ad una delle due vittime, Filippo Bagni. Al suo fianco, nella morte come nella vita, la moglie Anna e la figlia Jessica. Tanti giorni per rivederlo, decise a non lasciarlo solo neanche un istante da qui al funerale: sarà celebrato domattina alle 10.30 in Cattedrale. Anche in questo caso alla presenza del Vescovo.

Che oggi come domani farà un saluto all’inizio, attento a non scavalcare i parroci, per lasciare a loro il compito di accompagnare Piero e Filippo nell’ultimo viaggio. Entrambi molto presenti alla chiesa locale, uno come ministro straordinario dell’eucarestia e l’altro per una pratica religiosa quotidiana: era in Cattedrale anche quella mattina, alle 7, poco prima di essere ucciso dalla nuvola del gas.

E intorno a loro stanno accorrendo non solo gli amici: ma tanta gente, rimasta a occhi aperti davanti a una tragedia immane. E sia oggi che domani ci saranno i loro colleghi, i primi a scoprine la morte, i primi a piangerli. E in qualche caso a invocarne il nome, mentre in ambulanza i soccorritori tentavano disperatamente di rianimarli.

Tutto lascia pensare che Anna e Monica, le mogli delle due vittime, saranno anche l’una al funerale dell’altro. Si sono sentite in questi giorni, un po’ per fare squadra, un po’ per appoggiarsi l’una all’altra. Rompendo la solitudine, forse il primo passo per rimettersi in piedi.