Due Mari al palo, il piano B del sindaco? "Quattro corsie ma come misura di sicurezza"

Tentativo tutto in salita di ottenere i finanziamenti sul filo della manutenzione: al centro il tratto fra Palazzo del Pero e la Magnanina. E chiede un incontro con il ministro

Il sindaco Ghinelli

Il sindaco Ghinelli

Arezzo, 9 dicembre 2018 - Ad Anas tutto tace e sui finanziamenti che avrebbero dovuto coprire i costi dei due lotti della Due Mari per ora resta un enorme punto interrogativo. Certo, a distanza di così tanti anni, non fa nemmeno più notizia che i fondi siano nuovamente saltati. Però, questa volta, la soluzione pareva dietro l’angolo e c’erano delle date di massima per l’appalto e l’inizio dei lavori. Ne è riprova il fatto che sulla Siena-Grosseto i cantieri sono davvero iniziati.

Ma si sa: governo che fai, priorità che trovi. Ma il sindaco Alessandro Ghinelli ha un piano b, chissà se sarà realizzabile, ma «vale la pena provarci» dice il primo cittadino di Arezzo. Dato che sulle nuove opere l’orientamento del governo gialloverde pare essere chiaro e dato che la volontà pare rivolta ad una messa in sicurezza dell’esistente, l’idea del sindaco è di avanzare una proposta nel senso che andiamo a delineare.

«Il Governo - spiega Ghinelli - parla di sospendere la realizzazione di nuove opere e di concentrare gli investimenti sulla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti». Da qui l’idea: «Dotare di quattro corsie il tratto da Palazzo del Pero alla Magnanina, si può intendere come una manutenzione stroardinaria; e un aumento della carreggiata può essere sostenuto quale necessità di messa in sicurezza. E così in effetti è».

Ghinelli è realista: «Faremo una richiesta al ministro e per questo chiederò subito un appuntamento. All’ipotesi del finanziamento dei lotti della Due Mari ci credo poco. perché sono tante le infrastrutture che hanno dato problemi di sicurezza. Mi sento quindi di sostenere questa linea, d’altronde, quando le risorse sono insufficienti è necessario fare delle scelte».

Cerchiamo di riepilogare come sulla carta erano disegnati i due lotti della Due Mari che interessano il nostro territorio. Il primo lotto sarebbe dovuto essere diviso in due parti: con la prima si sarebbe creato un collegamento adeguato da San Giuliano a San Zeno. In sostanza si parlava di un raddoppio della carreggiata che dall’incrocio di San Zeno, dove termina il tratto a 4 corsie, si collega con il raccordo autostradale.

Il tratto tra San Zeno e San Giuliano sarebbe dovuto passare tra l’inceneritore e la collina, in questo passaggio l’unico manufatto importante consisteva in un nuovo ponte sulla Chiana. Il secondo tratto del primo lotto è proprio quello che cuce la Magnanina con Palazzo del Pero. Due interventi che sommati sarebbero costati meno del nodo di Olmo: un cantiere complesso la cui realizzazione può essere per il momento archiviata nel libro dei sogni.