Non ce l’hanno fatta. Quel minuto di silenzio lo hanno osservato. Ma era maggiore il bisogno di urlare, dire basta. Dopo Giulia, le ragazze scelgono di fare rumore, gridare rabbia, angoscia ma anche speranza. Il nostro viaggio in un liceo, dà voce a chi non vuole più stare in silenzio. Ragazze e ragazzi discutono a scuola. Un risveglio di consapevolezza, di fronte all’emergenza che l’ennesimo femminicidio richiama. Esserci, parlare, protestare, darsi da fare perchè le cose cambino. I ragazzi si mettono in discussione, le ragazze si impegnano a tenere alto un dialogo senza recinti. Dopo Giulia, anche loro hanno paura di uscire sole la sera. Ma forse, ora non sono più sole.
Lucia Bigozzi