Doping, il procuratore chiede 4 anni di squalifica per Michele Santucci e 8 per Magnini

Il nuotatore aretino nell'inchiesta per l'uso di sostanze dopanti insieme all'ex campione del mondo

Michele Santucci

Michele Santucci

Arezzo, 6 giugno 2018 - "Quattro anni di squalifica per Michele Santucci": è questa la richiesta choc avanzata dal procuratore di Nado Italia Piefilippo Laviani nell'inchiesta per l'uso di sostanze dopanti. Santucci è accusato appunto di consumo o tentato consumo di questo tipo di sostanze. Più pesante la richiesta avanzata nei confronti di Filippo Magnini: otto anni, Il giudizio è previsto entro il mese di settembre davanti ialla prima sezione del tribunale di Nado Italia, presieduta da Adele Rando.

Tutto muove dall'inchiesta della procura di Pesaro sul medico romagnolo Guido Porcellini. Nel corso di due anni sono stati verificati i contatti fra il medico e Magnini dai quali non è mai emerso un coinvolgimento penale dell’ex nuotatore nei traffici per cui Porcellini è stato rinviato a giudizio (commercio di prodotti dopanti, falso, ricettazione e somministrazione di medicinali deteriorati) ma solo elementi contraddittori tali da portare la procura al deferimento e quindi alla richiesta di condanna.

Per quanto riguarda Magnini alla doppia violazione del codice Wada (consumo o tentato consumo di sostanze dopanti (articolo 2.2) e favoreggiamento (2.9) si è aggiunta una terza accusa, quella di somministrazione o tentata somministrazione di sostanza vietata (articolo 2.8). Da qui la richiesta di deferimento. Invece nel caso di Santucci la contestazione è solo quella di violazione dell'articolo 2.2 del codice Wada, quindi il consumo o tentato consumo di sostanze dopanti: e in questo caso la richiesta di Laviani è stata di 4 anni.

Tra i passaggi determinanti e che dovranno essere chiariti quello di una frase contestata nell’interrogatorio di aprile: in pratica l'ex re dello stile libero avrebbe detto a Santucci dell’inutilità di andare al Mondiale senza assumere i prodotti indicati dal medico amico. Frase sempre contestata dall'accusato. Saranno giudicati dalla prima sezione del Tribunale di Nado Italia, presieduta da Adele Rando. Confermata la totale estraneità di Federica Pellegrini.