Arezzo, 15 maggio 2018 - Hanno incontrato non un Papa ma addirittura due. Una giornata di quelle da incorniciare per la Misericordia. Il correttore spirituale Don Vezio Soldani e il Governatore Antonio Bilotta, che l’ha accompagnato, sono stati ricevuti in Vaticano, nella Domus di Santa Marta.
In udienza privata e distinta da Papa Francesco e dal Papa emerito Benedetto, che vivono tutti e due sotto lo stesso tetto. Il primo incontro è stato quello con Benedetto. L’indomani alle 7 sono stati alla Messa a Santa Marta dov’erano rimasti ospiti, concelebrata insieme a Papa Francesco che, subito dopo si è intrattenuto con i due ospiti. Al termine il Pontefice ha fatto accompagnare don Vezio Soldani all’«Osservatore Romano» per essere intervistato: titolo dell'articolo? «Il parroco felice».
Un omaggio speciale ai 90 anni di Don Vezio, grazie a Domenico Giani, capo della Gendarmeria Vaticana e tuttora presidente dei probiviri della Misericordia aretina. Perché parroco felice? Lo spiega lo stesso don Vezio. «Il Signore a 90 anni mi continua a dare tante grazie, soprattutto quella di essere sempre contento e non lamentarmi mai». Valdarnese di origine, poi in servizio a Castiglion Fiorentino e in Casentino, a Poppi, don Vezio è parroco alla Badia dal 1980; ricoprendo contestualmente il ruolo di assistente spirituale della Misericordia («correttore», nel codice dell’Ente) e di cappellano d’ospedale alla clinica San Giuseppe.
E che a novant’anni ha ricevuto il regalo più bello. «Ho celebrato con Papa Francesco a ottant’anni precisi dal giorno in cui ho ricevuto la prima comunione e, lunedì sera, ho abbracciato Papa Benedetto con cui condivido un anniversario particolare: siamo stati ordinati sacerdoti il 29 giugno 1951, lui in Baviera e io a Arezzo».
Una coincidenza che forse aveva avuto modo di dirgli anche quando Benedetto, allora in carica, era venuto in visita in città: era il maggio del 2012. Sei anni fa, una giornata fredda e perfino piovosa ma rimasta fatalmente nella recente storia aretina. Benedetto, affiancato anche allora e come sempre da Domenico Giani, per la Messa al Prato, circondato da tutti i sacerdoti aretini: tra cui don Vezio. Che ora ha avuto modo di rincontrarlo a Roma.
Un doppio abbraccio raffigurato dalle due foto. Da una parte il governatore con Francesco ben eretto in piedi e dall’altra con Benedetto, più dolorante del successore ma pur sempre lucidissimo. E Don Vezio di fianco. «Sempre con il sorriso perché – come ripete continuamente – da sessantasette anni sono un parroco felice». Sempre felice ma forse soprattutto in questa occasione romana: a quale sacerdote capita mai di ritrovarsi per un giorno a braccetto con due Papi?