Domani scatta la rivoluzione degli autobus Dai numeri alle lettere: ecco le nuove linee

Entra in vigore il nuovo piano del trasporto pubblico voluto da Comune e Autolinee Toscane: i primi giorni sotto osservazione

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di Angela Baldi

Dimentichiamoci la 1S e la 1D. Da domani scatta la rivoluzione del trasporto urbano. Spazio a nuovi nomi e a nuove linee, con un nuovo alfabeto degli autobus. Presentata nei giorni scorsi, domani ci sarà il varo di una rete urbana di trasporti pubblici completamente ripensata dal Comune in sinergia con Autolinee Toscane in cui le lettere saranno protagoniste. Così se la linea A+ va da via Concini a via Tarlati attraversando il centro, la B+ arriva all’ospedale. La linea C fa il percorso Baldaccio Duomo, la D via Salmi Guido Monaco. Al Bagnoro ci andavi con la 5? Adesso la linea G fa il percorso Gaville Guido Monaco. E se cambiano nomi e percorsi, aumentano però i chilometri.

Ci saranno anche collegamenti con i quartieri della città che prima non avevano fermate. E aumenteranno le frequenze delle corse con la diminuzione dei tempi di percorrenza. Ma la rivoluzione del trasporto urbano prevede anche l’accorpamento di alcune linee e navette in certe frazioni. Il dettaglio del nuovo alfabeto degli autobus voluto da Comune e Autolinee è stato illustrato nei giorni scorsi dall’assessore alla Mobilità del Comune Alessandro Casi. "Il Comune – ha detto Casi – ha lavorato con l’azienda per rendere esecutivo il nuovo piano del trasporto pubblico urbano. Un servizio che si potenzia passando dagli attuali 1.850.000 km l’anno a circa 2milioni".

Il cambiamento riguarda linee, percorsi e frequenze, ma assicura il Comune, avrà lo scopo di provare a risolvere alcune criticità legate agli aspetti di puntualità, sovrapposizione di linee sulle medesime tratte, orari spesso non funzionali alle esigenze, eccessivo numero di varianti ai percorsi. Con questa rivoluzione, che sarà operativa da domani, il Comune in sostanza promette bus più frequenti, più puntuali, un maggior numero di utenti serviti. Con un occhio di riguardo per i quartieri più popolosi, il collegamento con i parcheggi semicentrali, i poli di attrazione come ospedale, università, cimitero e stazione ferroviaria, il tutto allo scopo di facilitare studenti e pendolari.

Va in archivio anche l’orario esatto in cui passava la corriera, adesso per semplificare le frequenze saranno pari o multiple di 30 minuti per favorirne la memorizzazione, con tanto di paline smart a indicare quanto manca al prossimo bus. Prevista l’estensione del servizio urbano fino al casello autostradale in sostituzione di quello extra-urbano, il collegamento col centro commerciale di viale Amendola, la creazione di una corsia in via Nenni e nuova fermata al parcheggio San Donato.

Tra le novità principali, l’arrivo dei mezzi anche alla Marchionna e il potenziamento nelle frazioni a nord: Tregozzano-Chiassa. Senza trascurare il collegamento con la parte alta del centro storico che viene adesso estesa ai giorni festivi.

"In futuro anche Arezzo disporrà di bus elettrici e infrastrutture di ricarica per rendere a impatto zero per l’ambiente le linee A+ B+, ad alta frequenza e bus da 12 metri, e la linea C, relativa al centro storico" ha anticipato l’assessore Casi. Per Autolinee è anche una questione ambientale: "Potenziando il servizio – ha detto il Presidente di Autolinee Toscane, Gianni Bechelli - si può contrastare l’abuso dell’auto: ci impegniamo con investimenti complessivi di oltre 300 milioni di euro di risorse proprie per il rinnovamento del parco mezzi. Poi lo sforzo nel reperimento di personale: in 10 mesi abbiamo assunto oltre 200 autisti a livello regionale, 10 ad Arezzo, numeri non ancora sufficienti perché dobbiamo pensare al turn over. Stiamo investendo in formazione col progetto Accademia per sfornare nuovi autisti".

Restano invariati ticket e tariffe, attiva la campagna pubblicitaria con addetti alle biglietterie per spiegare la rivoluzione agli utenti meno digitali come gli anziani, che ci metteranno di più a digerire il cambiamento.