Discoteche e night club fermi al palo, Tito: "Introduciamo i test rapidi all'ingresso"

L'idea di Ghezzi per far ripartire il divertimento notturno. E intanto si ferma definitivamente anche lo storico Monella

tito ghezzi

tito ghezzi

Arezzo, 27 agosto 2020 - Vacanze e movida principali accusati dei nuovi contagi da Corona virus, specialmente tra i giovani, e nuova stretta del Governo sulle sale da ballo, in altre parole: tempi durissimi per i titolari di locali. Ne sa qualcosa Tito Ghezzi, storico gestore di discoteche della città, che è stato il primo a riaprire il suo locale all’aperto il Dolceverde dopo il lockdown, ma che adesso si trova come i suoi colleghi fermo al palo. “Chiudere le discoteche è stato un errore – dice Tito - così adesso assistiamo al dilagare delle feste abusive tra ragazzini. Questa nuova stretta del Governo è stata un errore, le autorità competenti potevano invece aprire un tavolo di confronto ed introdurre nuovi protocolli e linee guida per lasciare i locali aperti e non limitare la libertà dei ragazzi, anzi responsabilizzarli. Invece così l’assembramento incontrollato può avvenire ovunque tra ragazzi che organizzano feste private”.

E Tito lancia un’idea per poter riaprire, la possibilità di introdurre test rapidi all’ingresso. Un po’ come quelli che vengono fatti in stazioni e aeroporti, ma con risposta immediata. “Se quello che abbiamo fatto fino ad oggi come misurare la temperatura all’ingresso non basta più – continua Ghezzi – attiviamo controlli più serrati. Sarei disponibile anche ad investire in test rapidi per far entrare i ragazzi in sicurezza, un po’ come quelli  che si fanno in stazioni e piazze della movida. Si potrebbe accelerare in questo senso, tutto pur di tornare a lavorare in sicurezza”. Ma se da una parte lo stop del Governo è al ballo, di fatto i locali potrebbero restare aperti per organizzare cene in musica. E’ quello che aveva fatto proprio Tito a giugno rompendo gli indugi del divertimento notturno post lockdown e riaccendendo la musica all’Equestrian centre di San Zeno con cene distanziate su prenotazione e musica in sottofondo.  Ed è quello che si appresterà a fare da ora in poi dopo la chiusura del Dolceverde, l’unica discoteca all’aperto di riferimento del territorio che aveva ripreso la sua attività a luglio tra mille accorgimenti. A Castiglion Fibocchi infatti nel locale era arrivata perfino la Croce Rossa a misurare la temperatura all’ingresso, tutto ciò insieme ai biglietti acquistati in preve

ndita, alle liste di nomi dei partecipanti, ad un serpentone per delimitare l’entrata e agli steward per evitare file ai bagni e al bar. Accorgimenti per far ripartire la musica che però non bastano con le nuove strette del Governo sulle sale da ballo. “Se in discoteca è proibito ballare, i locali possono comunque riconvertirsi alle cene in musica – continua Tito – così dopo aver organizzato la prima festa con catering all’Equestrian centre a giugno, presto torneremo a proporre questo tipo di serate, magari trovando anche location alternative come l’Evento di Talzano. Per quanto riguarda il Dolceverde invece riaprirà solo quando si potrà tornare a ballare in discoteca”.

Un problema quello delle sale da ballo ed in generale dei locali al chiuso in cui si fa musica che si riproporrà dopo l’estate, quando anche le discoteche invernali mancheranno all’appello se la legge dopo il 7 settembre non cambierà. Ma tra i caduti sotto i colpi del Covid non ci sono solo le discoteche. Sotto la scure delle strette si sono fermati anche molti night club. Uno su tutti il Monella, storico Club di intrattenimento per adulti ad Arezzo in via Ferraris che si è arreso con il lockdown e che dopo anni di onorata carriera a suon di lap dance e spogliarelli, risulta adesso definitivamente chiuso. Se ne è andata perfino l’inconfondibile insegna che svettava dal cavalcavia di via Ferraris sulla tangenziale sottostante. E se non è dato sapere se il locale si sia arreso alla pandemia o la chiusura sia solo una conseguenza dei tempi che corrono e del cambiamento dei costumi, anche il night club si aggiunge alla lista delle attività del divertimento notturno chiuse in questo 2020.