Dipendenza e gioco d'azzardo, "Il martedì" al via un percorso per tutti

Un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla dipendenza da gioco d'azzardo strutturato in quattro incontri su piattaforma digitale rivolti alla cittadinanza

Gioco d'azzardo

Gioco d'azzardo

Arezzo, 27 luglio 2020 - Un percorso di informazione e sensibilizzazione sulla dipendenza da gioco d'azzardo strutturato in quattro incontri su piattaforma digitale rivolti alla cittadinanza. Il SerD di Arezzo del Dipartimento delle Dipendenze Usl Toscana Sud Est in collaborazione con l'Associazione di volontariato Mirimettoingioco organizza “IL MARTEDÌ ALLE 18 – Parliamo di dipendenza e gioco d'azzardo”.

Gli incontri saranno quattro     (28 luglio – 4, 11 e  25 agosto) Scopo dell’iniziativa è di creare un percorso partecipativo che coinvolga la comunità locale - giocatori, familiari, operatori del Servizio Pubblico e del territorio, volontariato e popolazione in generale - per riflettere insieme sulle dipendenze da comportamento: come nascono,  come si curano e quale contributo può dare la famiglia nel trattamento. Sarà l'occasione anche per riflettere sugli effetti che il lockdown e le misure di restrizione anti-Covid hanno avuto nei comportamenti di gioco negli utenti in trattamento e nella popolazione in generale. L'aumento dei luoghi e dell'offerta dei giochi leciti (slot machine, gratta-e-vinci, lotto,  superenalotto, ecc.), la possibilità di giocare da casa on line, la progressiva differenziazione nella tipologia dei giochi che intercettano fasce diverse di popolazione, la pubblicità che veicola messaggi illusori e la stessa crisi economica sono tutti fattori che hanno portato negli ultimi venti anni ad un aumento della spesa in azzardo in Italia e alla trasformazione del gioco d'azzardo in comportamento di massa.

Proporzionalmente all'aumento dei giocatori d'azzardo sono aumentati coloro che sviluppano una vera e propria malattia, la dipendenza da gioco d’azzardo o Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA). Tra i segnali del Disturbo da Gioco d'Azzardo troviamo l’aumento del tempo e della spesa in azzardo, la frequente rincorsa delle perdite economiche accompagnata da un bisogno urgente di giocare “nella speranza di rifarsi”, la messa in pericolo di relazioni significative o opportunità di lavoro a causa del gioco, il ricorso a bugie per coprire il comportamento di gioco e/o i debiti, le richieste di denaro a familiari o altre persone per riparare le perdite causate dal gioco. 

Le ultime stime disponibili del Ministero della Salute ci dicono che in Italia il DGA interessa nella popolazione adulta tra lo 0,5% e lo 2,2% con punte più alte per alcune fasce di popolazione come per esempio gli adolescenti. Le ultime ricerche sul gioco d'azzardo in adolescenza (Studio Edit 2018) ci dicono che tra gli studenti toscani (14-19 anni) sono a rischio di sviluppare una dipendenza da azzardo il 10,7% dei ragazzi e il 2,6% delle  ragazze laddove i maschi preferiscono le scommesse sportive mentre le femmine i gratta & vinci. Per dare una risposta alla domanda di cura dei giocatori e dei loro familiari, presso ciascun SerD dell'Area Vasta Sud Est è presente un Ambulatorio per il trattamento del Disturbo da Gioco d’Azzardo che offre trattamenti multi professionali integrati. L'accesso all'Ambulatorio è diretto (senza prescrizione medica), nel rispetto della riservatezza e i trattamenti sono gratuiti. 

Poiché il gioco d'azzardo è anche una questione di salute pubblica, ogni SerD lavora in rete con altri Servizi socio-sanitari e istituzioni del territorio sia per azioni di prevenzione sia per rispondere in maniera efficace ai bisogni dell'utente giocatore. Azienda Sanitaria, Prefettura, Scuola, Medici di Medicina Generale, Volontariato, Categorie Economiche, Caritas e Sindacato sono soltanto alcuni dei soggetti che in ogni Zona partecipano al tavolo di lavoro per la costruzione di azioni condivise di contrasto al Disturbo da Gioco d'Azzardo. In Italia il totale di pazienti in carico ai Servizi per DGA ammonta ad oltre 12.300 persone con un rapporto maschi/femmine di 9:1, in Toscana, gli ultimi dati ufficiali regionali (anno 2018) rilevano che sono stati 1.602 gli utenti in carico presso i Servizi per le Dipendenze in cura per DGA.

Nella provincia di Arezzo, nell’anno 2019 gli utenti in carico per DGA sono stati complessivamente 250 (412 nell’intera Area USL TOSCANA SUD EST). La prevalenza è maschile e  rappresenta ben il 78%  (età media 41 anni) mentre le donne sono il 22 %  (età media di 50 anni). L’accesso tardivo ai servizi del sesso femminile sembra spiegabile con il fatto che le donne, come ci conferma la letteratura, iniziano a giocare più tardi. Tra i giocatori maschi in trattamento, prevalgono i coniugati o conviventi, in possesso della licenza media inferiore e lavoratori dipendenti, mentre tra le donne c’è da sottolineare la presenza significativa di giocatrici pensionate, disoccupate o sottoccupate. Sia per le donne che per gli uomini, il gioco preferito sono le slot-machine. Per partecipare agli incontri, contattare il SrD di Arezzo: 0575-255943