Denuncia il furto di pistola e gioielli: li aveva presi il figlio, il suo amico spara

Arrestato un 25enne, con precedenti per rapina, e denunciato in stato di libertà altri due giovani, tra cui un minorenne.

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Arezzo, 25 ottobre 2021 - Proseguono le attività di contrasto al crimine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno. Lo scorso week end i militari, dopo una serie di indagini condotte negli ultimi giorni, hanno arrestato un 25enne, con precedenti per rapina, e denunciato in stato di libertà altri due giovani, tra cui un minorenne. E’ stato stroncato sul nascere un vero e proprio sodalizio criminale.

Tutto è partito da una denuncia sporta da un 60enne valdarnese, cui negli ultimi giorni erano venuti a mancare – letteralmente scomparsi dall’armadio blindato in cui erano custoditi – alcuni gioielli, tra cui un orologio di valore, diverse centinaia di euro in contanti, e, soprattutto, una pistola semiautomatica. Approfondendo la vicenda, i sospetti sono immediatamente caduti sul figlio minorenne dell’uomo, che negli ultimi tempi era stato notato frequentare soggetti poco raccomandabili.

Messo alle strette, il giovane ha ammesso le proprie responsabilità, confessando di aver trafugato il materiale dall’armadio blindato del padre, e di averlo ceduto ad altri due soggetti. Il tutto sarebbe stato ceduto ad un 18enne di Montevarchi, con precedenti di polizia che si sarebbe poi disfatto di parte della refurtiva, cedendo la pistola ad un 25enne con precedenti di polizia per rapina a mano armata. Immediatamente gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno si sono messi al lavoro, battendo il terreno alla ricerca dei due pregiudicati, nessuno dei quali era reperibile presso la propria abitazione. Il primo ad essere individuato, in serata, è stato il 18enne di Montevarchi, che aveva trovato rifugio a casa di un amico.

Al polso, aveva ancora l’orologio rubato, che aveva ben pensato di tenere per sé. Nessuna traccia, invece, del resto della refurtiva, né del pregiudicato sospettato di aver acquistato la pistola. Le ricerche sono andate avanti per tutta la notte, finché non hanno dato esito positivo.

Il 25enne è stato rintracciato e dato che inizialmente negava ogni addebito, è stato sottoposto ad una approfondita perquisizione personale e locale: sul suo smartphone sono così stati trovati dei video nel quale veniva inquadrato mentre, nel pieno della notte, sulla pubblica via, brandiva la pistola ed esplodeva alcuni colpi verso il cielo, emulando le movenze, le gestualità e i motti dei malviventi delle fiction.

A quel punto l’interrogatorio si è fatto più serrato, e il giovane, messo alle strette, ha indicato il luogo ove aveva occultato la pistola, sepolta in un giardino pubblico a poche decine di metri dalla sua abitazione. Il 25enne è stato quindi condotto in caserma per gli accertamenti di rito. Qui, di fronte all’evidente quadro indiziario, è stato dichiarato in stato di arresto per ricettazione. I suoi complici invece sono stati deferito in stato di libertà, per furto aggravato e per ricettazione.