"Dehors a Cortona, sconti per le attività"

Salvicchi di Confcommercio propone di seguire l’esempio di Lucignano e di Arezzo, stessa cosa lo sostiene Gori di Confesercenti

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di Laura Lucente

"Ci aspettiamo un segnale da parte dell’amministrazione comunale di Cortona per venire incontro al mondo del commercio ancora duramente provato dalla pandemia e dal rincaro bollette". È Carlo Umberto Salvicchi delegato della Confcommercio di Cortona a lanciare il pungolo agli amministratori della città. "In un momento come questo capiamo bene anche le difficoltà dei Comuni, ma crediamo che sia importante che tendano quanto meno la mano per ridare ossigeno alle imprese del territorio". Salvicchi si concentra in primis sul tema dei dehor. Da oggi, infatti, venendo meno lo stato di emergenza nazionale, torna a pagamento il suolo pubblico sia quello acquisito, sia gli spazi aggiuntivi che fino alla fine di giugno sono stati prorogati a bar e ristoranti. Alcune realtà del territorio, come la vicina Lucignano, hanno scelto di dare un contributo esonerando dal pagamento dell’occupazione di suolo pubblico, fino al prossimo 30 settembre, non solo le attività della ristorazione e dei pubblici esercizi, ma anche quella degli ambulanti del mercato.

Anche il Comune di Arezzo, seppur in percentuale minore, ha previsto uno sgravio. "La realtà economica cortonese è ampia e variegata, ma si basa molto su bar e ristorazione legata a stretto filo anche al turismo. È vero che i segnali di ripresa sono importanti, ma il periodo trascorso è stato lungo e difficile per tutti. Non sarebbe male valutare un azzeramento o un sconto consistente, oltre alla possibilità, compatibilmente con la vivibilità complessiva della città, di una proroga ulteriore che copra l’intera stagione estiva.

Gli spazi all’aperto sono fondamentali sia per incrementare il lavoro sia per portare vitalità al centro improntandolo ad un modello di accoglienza più ampio". Un ragionamento che abbraccia anche il mondo degli ambulanti che già avevano fatto sentire la propria voce nelle settimane scorse anche attraverso l’altra associazione di categoria confesercenti per bocca del referente Lucio Gori che aveva chiesto all’amministrazione di "esonerare i canoni del suolo pubblico almeno fino al 30 giugno e parimenti aveva chiesto uno sgravio effettivo sul canone 2022 restante di quanto doveva essere restituito agli operatori relativamente all’annualità 2020". Un altro importante capitolo di aiuti comunali potrebbe essere quello di un contributo a fondo perduto per le imprese, che possa mitigare i costi esorbitanti legati al caro bollette. "La situazione per molti operatori sta veramente diventando insostenibile", ricorda Salvicchi.