Dall'Australia qui per sposarsi: boom nozze, per Davi siamo il paradiso delle nozze

La Toscana guida l'Italia dei "sì" stranieri da tutto il mondo, Anghiari il caso nazionale. crescita anche a Cortona e nel capoluogo. Il turismo dei confetti

Nozze a Cortona (Clark Brewer of Clark Brewer Photography in Nashville, Tennessee, USA)

Nozze a Cortona (Clark Brewer of Clark Brewer Photography in Nashville, Tennessee, USA)

Arezzo, 14 agosto 2019 - Non avremo ancora i nostri testimonial vip, quei nomi e cognomi che da soli fanno la differenza, perfino davanti all’altare. Non si sposerà ancora qui ma a Castiglion del Bosco una super tennista come CarolineWozniacki. Kimi Raikkonen, il pilota, preferisce dire sì a Monticiano invece che in Fortezza, Kim Kardashian e Kanye West puntano su Firenze, Diego Simeone, l’allenatore dell’Atletico Madrid, non ha ancora deciso quale Toscana baciare. Ma i dati crescono.

E c’è perfino un massmediologo come Klaus Davi a lanciare il nuovo business aretino. Una ricerca della sua «Agenzia di comunicazione e strategia d’Impresa» annuncia infatti che a farsi largo sono i borghi della Toscana, quelli meno conosciuti ma non meno prestigiosi. In questo non ha scoperto granché, perché dai dati forniti pochi giorni fa alla Versiliana era emerso come la Toscana fosse davanti a tutti nel giorno più bello. E davanti di brutto, vantando circa un 30% delle cerimonie con protagonisti stranieri in arrivo da lontano.

Però Davi, sempre attento alle vicende aretine, regala una chicca tutta locale. Secondo l’analisi di oltre 2.000 post distribuiti tra Facebook e Instagram al primo posto ci sarebbe addirittura Anghiari, con il 20,5% di preferenze. «Stiamo lavorando in questa direzione da anni» conferma il sindaco Alessandro Polcri. «Ci sono veri e propri pacchetti con gli agriturismi che confluiscono poi sia qui che nel cortonese».

E in effetti anche Cortona è la bella più bella delle spose. Nel caso di Anghiari le richieste maggiori riguardano la chiesa di Santo Stefano, ma non scherzano neanche la Pieve di Sovara e Micciano. «Abbiamo avuto anche australiani arrivati dall’altra parte del mondo pur di sposarsi qui». Con un colpo solo ti dici sì in un paradiso ed eviti anche cerimonie affollatissime, perchè non tutti sono in grado di caricare oltre ai vestiti e ai regali anche un volo intercontinentale.

Ma dopo l’evento di giugno, quello lanciato dalla Fondazione Arezzo Intour, sta crescendo anche l’appeal del capoluogo. Di qui a breve saranno aperti come luoghi da cerimonia la Fortezza (sperando che nessuno decida di sposarsi di lunedì, giorno di chiusura...), la torre del Comune e forse l’Anfiteatro.

Mentre tanti puntano su Caprese Michelangelo o su mete più classiche: come il santuario della Verna o l’eremo di Camaldoli, anche se non è facilissimo avere l’ok per i santuari della fede. Lì dove vincere, a tennis o in auto, non è l’unica cosa che conta.