Covid, trecento in quarantena a Ferragosto: il 56% dei casi è sotto i 20 anni

La Asl tira un primo bilancio dell'epidemia di agosto: 250 i contatti stretti tenuti in isolamento più i positivi. E le curve tornano ad impennarsi

D'Urso con Turillazzi

D'Urso con Turillazzi

Arezzo, 14 agosto 2020 - Covid di agosto. Un fenomeno che sta caratterizzando questa seconda fase dell'epidemia. Senza grandi focolai partiti da qui ma con un focolaio che sta interessando decine di persone che si è scatenato dalla famosa festa di Corfù. E al quale si uniscono altri casi, in genere legati a rientri dall'estero, o per motivi familiari o per motivi di lavoro.

Il quadro mostra già un'impennata delle famose curve che erano andate a picco da giugno in poi. Vedono un totale di 75 casi nella Asl dei quali 40 in provincia di Arezzo. E a oggi hanno individuato circa 250 contatti stretti.

Tutte persone che sono in isolamento, alle quali viene fatto un tampone all'inizio, poi ripetuto al termine dei 14 giorni. I casi sono tutti in isolameto, o a casa o nell'albergo sanitario di Siena. Mentre anche ad Arezzo c'è un albergo non sanitario ma punto di riferimento per i contatti stretti che abbiano difficoltà in casa a mantenere l'isolamento dai propri familiari.

L'età media è completamente cambiata: il 56% dei casi è tra zero e 20 anni e non c'è nessun ultraottantenne a differenza di quanto non avvenisse nella prima fase della malattia. ""E' importante che i giovani usino la testa" è stato l'appello del direttore generale Antonio D'Urso.  "Purtroppo sono situazioni che si sono determinate all'abbandono di certi presidi" ha commentato al suo fianco Roberto Turillazzi, direttore dello staff della direzione sanitaria.

 

 “La pericolosità di questa ripresa Covid – commenta il Direttore generale della Asl Ts, Antonio D’Urso - va valutata soprattutto pensando ai contatti di questi giovani con parenti anziani e quindi maggiormente a rischio”.

L’azione: “la nostra si articola essenzialmente su tre T e cioè tampone, tracciamento e trattamento. C’è poi la fondamentale azione dei cittadini e in modo particolare dei giovani. E’ comprensibile, al termine della scuola e del lock down e in piena estate, la voglia di divertimento. Ma questo deve essere responsabile, per evitare di mettere a rischio la salute delle altre persone, in modo particolare dei familiari  anziani”.

Tema centrale è quello dei rientri dall’estero o per turismo o per lavoro. Le persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti abbiano soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna devono o aver fatto il tampone in uno di questi paesi nelle 72 ore precedenti, o farlo in aeroporto e porto, oppure nei servizi della Asl di residenza.  Sono inoltre obbligate, anche se non hanno sintomi a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio: https://www.prevenzionecollettiva.toscana.it/welcome/pages/segnalazione_estero.html

La registrazione può avvenire prima della partenza (preferibilmente) o appena arrivati in Italia. A seguito della registrazione verrà inviato all’indirizzo mail che sarà stato indicato le norme di comportamento da seguire. Il numero verde regionale 800 – 556060 è a disposizione per fissare la data di effettuazione del tampone. La Regione lo mette gratuitamente a  disposizione di tutte le persone che rientrano in Italia, dopo un periodo di lavoro o di vacanze, da Paesi dell’area Schenghen. Con l’eccezione dei viaggiatori che rientrano da Croazia, Grecia, Malta o Spagna: per loro l’esecuzione del tampone è obbligatoria dopo registrazione del loro arrivo in Italia.

“La nostra azienda ha aumentato il numero dei tamponi – ha ricordato Antonio D’Urso – e siamo ormai ai livelli della fase acuta della pandemia. Seguiamo con la ancora maggiore attenzione i contatti che i positivi hanno avuto. Tutti i positivi sono in isolamento domiciliare. Ad Arezzo non abbiamo ricoveri ospedalieri e stiamo mettendo a disposizione un albergo cittadino per chi rientra dall’estero, non è positivo ma deve comunque rimanere in isolamento in attesa degli accertamenti”.