Covid, salgono a tredici i contagiati di Corfù. "Mascherina? Non la usava nessuno"

Altri sette positivi del gruppo di 14 più la mamma di uno. E c'è anche un aretino pure lui appena tornato dall'isola delle vacanze. E' un vero focolaio

Tamponi

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Arezzo, 10 agosto 2020 - Spiagge interminabili di sabbia fine, paesini arrampicati su pendii, foreste di ulivi e l’eredità architettonica della dominazione veneziana tra castelli fortezze e abitazioni. E soprattutto, d’estate, una vivace vita notturna che la trasforma in una delle mete più frequentate dai turisti nel mar Ionio. Ma Corfù nel 2020 da splendida isola greca si sta trasformando in uno dei focolai più pericolosi per il contagio da coronavirus.

Succede infatti che dopo settimane di sostanziale azzeramento di nuovi casi di Covid-19 in provincia, il ritorno dei primi vacanzieri dalla Grecia abbia fatto impennare il numero dei contagiati, come mai da queste parti dall’inizio dall’emergenza sanitaria. Ieri infatti la Asl ha ufficializzato altri nove casi di positività al coronavirus: si tratta di otto persone, tutte legate al gruppo rientrato dalla vacanza greca. In particolare, si tratta di sette ragazzi di 19 anni (sei di Montevarchi e uno di Laterina Pergine), ai quali si aggiunge una donna di 50 anni, residente a Montevarchi, madre di uno dei ragazzi della comitiva.

Il nono caso in provincia riguarda un altro diciannovenne residente in città, anche lui proveniente da una vacanza, non con lo stesso gruppo ma sempre a Corfù. Le persone, spiega l’azienda sanitaria della Toscana Sud Est, sono tutte in buone condizioni e già in quarantena. I ragazzi hanno raccontato di non aver usato mai o quasi mai la mascherina: non lo faceva nessuho, si sono giustificati.

Con i nove casi di ieri salgono a ventuno le persone contagiate da domenica scorsa, una media di quasi tre al giorno. Non c’è solo Arezzo in questa condizione, anche nelle vicine Marche e in Emilia Romagna i nuovi focolai sono quelli che si originano da ragazzi di ritorno da vacanze all’estero, in particolare dalle zone dell’Adriatico: oltre a Corfù ci sono le località della Croazia e dall’Albania.

Al ritorno, contagiano diversi loro contatti dando luogo a focolai di una certa entità, come quello a cui si sta assistendo nell’ultima settimana. Per questo l’appello delle autorità sanitarie è quello a rispettare le precauzioni anti coronavirus anche nei luoghi di vacanza all’estero, dove magari le prescrizioni governative sono meno stringenti che in Italia.

La Toscana si conferma al decimo posto in Italia come numerosità di casi, con circa 285 casi per 100 mila abitanti (media italiana circa 414). I nuovi casi sono lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono invece dello 0,1% e raggiungono quota 8.997 (84,5% dei casi totali). I test eseguiti hanno raggiunto quota 450.034, 2.784 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 510, +11,6% rispetto a ieri. Complessivamente poi sono 495 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (53 in più rispetto a ieri, più 12%).

Sono poi 1.577 (89 in più rispetto a ieri, più 6%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 15 (stabili rispetto a ieri), 1 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Tra gli 8.997 guariti 128 lo sono clinicamente, 8.869 a tutti gli effetti.