Covid, l'ennesima doccia fredda: raddoppiati i casi (820), terze dosi al palo

Impennata prevista ma non in queste dimensioni: risalgono anche i ricoveri (+7). Oltre 200 contagi in città, media sui tamponi al 20%, più di 4000 i positivi attuali

La farmacia Biagini di Pieve a Nievole effettua i tamponi direttamente in auto

La farmacia Biagini di Pieve a Nievole effettua i tamponi direttamente in auto

Arezzo, 16b marzo 2022 - Il morso del Covid: lo davamo per «sdentato» e invece fa ancora male. Lo davamo in fuga e invece è ancora qui. Lo davamo per battuto ma non si arrende. Una frustata: ieri i casi sono risaliti a 820. Una quota che ricorda quelle di fine gennaio, quando superato il picco eravamo rimasti a lungo intorno a quella quota. Ma non ricorda per niente quelle recenti.

Un’impennata brusca, annunciata due volte. La prima dal tasso di positività dei tamponi: lunedì, giornata come sempre dai numeri bassi, aveva toccato il 21% e già lo avevamo indicato come un segnale preoccupante. La seconda dal totale dei contagi in Toscana, poco sotto gli ottomila. Un ottomila che come quelli di Messner spezza il fiato. Non di paura: omicron e i suoi fratelli, le varianti derivate, mantengono il loro profilo, tanti contagi ma pochissimi gravi.

Anche se il boom di ieri coincide anche con un aumento di ricoveri: da 18 a 25, balzo sotto controllo ma non banale. Diciannove i casi nel reparto e di nuovo 6 in Rianimazione: in gran parte non vaccinati, quelli che rischiano di più perfino davanti al «temperino» di Omicron. Ma anche alcuni senza terza dose. Esattamente quella che non i no vax, dal loro punto di vista almeno coerenti, ma i fans della vaccinazione si stanno dimenticando.

Proprio di ieri l’ultimo report sulla campagna: la corsa al booster, la dose di richiamo, è scesa ancora, siamo a 239 al giorno. E’ vero: in tanti l’hanno già ricevuta e una parte non ha ancora raggiunto i quattro mesi dalla seconda. Ma è il segnale più evidente di questa ritirata in corso. L’illusione di esserne fuori, il rientro in zona bianca, le cautele che si allentano. Una storia già vista ma che rischia di riproporsi in un’ennesima variante (e dalli...).

I numeri invertono la tendenza. I positivi attuali hanno superato di nuovo quota 4000, la somma con i contatti stretti quella dei 5000. In città siamo tornati oltre i 200 contagi al giorno: e dopo Arezzo il virus impazza a Cortona, Montevarchi, Sansepolcro. A scuola siamo di nuovo ben oltre i 100 casi al giorno e sapremo oggi se l’ennesimo trend si è invertito dopo mesi: e proprio quando diverse classi cominciavano a pregustare la gita ritrovata.

Il tasso di positività è ancora sopra il 20%. Un film già visto, un film che non avremmo voluto rivedere. Intanto la Asl risponde a tono alle proteste di chi lamenta di non aver potuto accedere al Novavax, il vaccino più atteso dai no vax: forse l’ennesima schermaglia. «E’ disponibile e in tutti i centri della Asl Toscana sud est. La richiesta è stata minima (249 somministrazioni nella Asl e 105 ad Arezzo) ma l’azienda ha garantito la possibilità di prenotarlo fino al 10 marzo, data dalla quale sono state programmate le seconde dosi. Tutte le persone che hanno prenotato sono state vaccinate, nessuno è rimasto escluso, è possibile accedere alla prima dose in qualsiasi momento, senza prenotazione».

Ma la verità è che nessuno lo fa: le prime dosi in settimana sono state 24 al giorno, tre sole tra i cinquantenni. Da ieri sono state messe a disposizione ulteriori dosi di Novavax, già prenotabili. Scommettiamo che rimarranno lì?