Corso Italia, rabbia operatori: troppe auto e furgoni

Le segnalazioni del cittadino cronista sul continuo via vai nella vita dello shopping

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Arezzo, 23 marzo 2018 - La via dello shopping, Corso Italia, con i negozi che vendono abbigliamento e accessori per tutti i gusti. Il luogo ideale dove fare una passeggiata, anche solo per guardare le vetrine. Ammesso che non diano troppo fastidio i gas di scarico, visto il traffico. La segnalazione dei nostri cittadini cronisti di oggi riguarda proprio il via vai di auto e furgoni nella strada principale di Arezzo e arriva da Simone Tarchiani, che gestisce un noto negozio situato proprio sul Corso: «Qui è un continuo passare di camion e furgoni. Nettezza urbana, carico e scarico anche oltre l’orario previsto dal regolamento.

Stiamo parlando di una strada “turistica“, ma prendiamo anche in considerazione gli stessi aretini che vogliano fare un giro per negozi: sono costretti a spostarsi ogni momento per il passaggio dei mezzi. Possibile che non ci siano orari precisi, sia per la nettezza urbana sia per il carico e scarico? In molte città, se il corriere non arriva entro l’orario in cui è aperto il passaggio, va nella ztl portando la merce su un carrello, perché qui non si può fare?». Se si aggiunge, poi, che oltre a corrieri e nettezza urbana ci sono anche automobilisti che possono transitare grazie a un permesso, per lavoro o perché residenti, il gioco è fatto: la via dello shopping è sempre piena di auto, in transito oppure in sosta. Anche Daniele Senesi pensa che la circolazione su Corso Italia vada regolamentata:

«In effetti, il via vai è continuo, nonostante regole e orari. Forse servirebbero maggiori controlli».

Predica «flessibilità» Luca Fabbri che in merito al Corso Italia pieno di auto dice: «Se ci sono regole e orari stabiliti, i vigili urbani dovrebbero farli rispettare. Capisco che ci siano casi in ci possa essere urgenza di attraversare Corso Italia in auto, e in quel caso è giusto essere elastici. Tuttavia il problema è sempre la presenza di regole e il modo in cui si riescono sempre da aggirare».

Il dilemma del centro storico prosegue senza sosta. C’è chi, da tempo, sostiene la completa pedonalizzazione e chi ritiene il provvedimento il colpo di grazia definitivo per la parte storica della città, già svuotata di buona parte degli abitanti. Considerando che a più riprese ci siamo occupati anche della sosta selvaggia nelle vie e nelle piazze centrali, e non da parte di chi va in centro per consegnare merce ma di chi si ferma per la cena o l’apertivo, forse un provvedimento di totale pedonalizzazione non incontrerebbe il favore della cittadinanza. O forse sarebbe utile per promuovere un cambiamento di abitudini e mettere fine a un certo malcostume. L’unica cosa certa è che della questione traffico in centro si dibatte da tempo e si continuerà a farlo.