C’è chi è commosso a vedere il suo gigante di cartapesta all’apertura degli uscioni. Sì, perché quell’emozione che solo il Carnevale di Foiano sa innescare mancava da troppo tempo nel paese di Re Giocondo. O almeno quello nella sua stagione tradizionale, a febbraio, quella dei carnevali, quella del carnevale foianese: il più antico d’Italia. "Il Carnevale dà il senso dell’identità della Toscana", ha detto il presidente della Regione Giani, al taglio del nastro con cui ieri mattina si è dato inizio alla 484esima edizione del Carnevale foianese. "È l’espressione di una comunità che si impegna tutto l’anno per portare avanti una tradizione". Ha detto Giani a sottolineare l’impegno dei cantieristi che 365 giorni su 365 sono al lavoro per realizzare il loro carro di cartapesta che finalmente ieri si è mostrato al pubblico, ai cantieri, ai foianesi ma anche ai tanti che sono accorsi da fuori per godersi lo spettacolo, brioso quasi irreale, della sfilata per le vie del centro. Ed eccoli palesarsi, nel rigoroso ordine di estrazione: i Rustici con il carro "Amore e guerra", che ripercorre la storia di Lisistrata nella commedia di Aristofane; poi gli Azzurri, con "Il Monello", una raffigurazione di Charlie Chaplin; a seguire Bombolo con "la bestia dentro", dove l’uomo attraversa il mare per inseguire la sua balena bianca; e infine i Nottambuli con "Diverso da chi", l’allegoria di Cortès che stringe tra le mani la testa di Motezuma. "Il Carnevale sta facendo grandi passi in avanti", dice il Sindaco Sonnati, "i carri sono bellissimi e il livello è davvero alto". Ma alla fine a vincere sarà soltanto uno. La giuria ha già stilato il suo verdetto che rimarrà però in assoluto riserbo fino alla lettura del testamento di Re Giocondo, nell’ultima domenica di carnevale il 5 marzo.  Luca Amodio

Cronaca

C’è chi è commosso a vedere il suo gigante di cartapesta all’apertura degli uscioni. Sì, perché quell’emozione che solo il Carnevale di Foiano sa innescare mancava da troppo tempo nel paese di Re Giocondo. O almeno quello nella sua stagione tradizionale, a febbraio, quella dei carnevali, quella del carnevale foianese: il più antico d’Italia. "Il Carnevale dà il senso dell’identità della Toscana", ha detto il presidente della Regione Giani, al taglio del nastro con cui ieri mattina si è dato inizio alla 484esima edizione del Carnevale foianese. "È l’espressione di una comunità che si impegna tutto l’anno per portare avanti una tradizione". Ha detto Giani a sottolineare l’impegno dei cantieristi che 365 giorni su 365 sono al lavoro per realizzare il loro carro di cartapesta che finalmente ieri si è mostrato al pubblico, ai cantieri, ai foianesi ma anche ai tanti che sono accorsi da fuori per godersi lo spettacolo, brioso quasi irreale, della sfilata per le vie del centro. Ed eccoli palesarsi, nel rigoroso ordine di estrazione: i Rustici con il carro "Amore e guerra", che ripercorre la storia di Lisistrata nella commedia di Aristofane; poi gli Azzurri, con "Il Monello", una raffigurazione di Charlie Chaplin; a seguire Bombolo con "la bestia dentro", dove l’uomo attraversa il mare per inseguire la sua balena bianca; e infine i Nottambuli con "Diverso da chi", l’allegoria di Cortès che stringe tra le mani la testa di Motezuma. "Il Carnevale sta facendo grandi passi in avanti", dice il Sindaco Sonnati, "i carri sono bellissimi e il livello è davvero alto". Ma alla fine a vincere sarà soltanto uno. La giuria ha già stilato il suo verdetto che rimarrà però in assoluto riserbo fino alla lettura del testamento di Re Giocondo, nell’ultima domenica di carnevale il 5 marzo. 
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