Controesodo: marchio dell’autosole Caos con dieci chilometri di coda Feriti non gravi ma A1 in ginocchio

La stagione nera chiude con un altro collo di bottiglia nel tratto aretino: crac in Valdarno, disagi fino al Monte. Da luglio piccoli schianti comportano il blocco dell’arteria. E oggi un’altra domenica da bollino rosso.

Controesodo: marchio dell’autosole  Caos con dieci chilometri di coda  Feriti non gravi ma A1 in ginocchio

Controesodo: marchio dell’autosole Caos con dieci chilometri di coda Feriti non gravi ma A1 in ginocchio

Il controesodo è iniziato con dieci chilometri di coda. Traffico in tilt nel tratto aretino dell’Autosole all’altezza del Valdarno ma con pesanti ripercussioni fino al casello Valdichiana. Bollino rosso, previsto dagli esperti e confermato sull’asfalto rovente. E oggi si replica.

È stato un pomeriggio da incubo in corsia nord, tra Monte San Savino e Valdarno: un lungo serpentone di auto, la macchina dei soccorsi a pieno ritmo, il rientro a casa al rallentatore. è lo scenario, ormai quasi una ruotine, dopo l’ennesimo incidente. Fortunatamente senza conseguenze gravi per una coppia di motociclista, ma quanto basta a inchiodare il traffico lungo il tratto aretino, tagliando a metà la viabilità da nord a sud.

L’incidente è accaduto poco dopo le 16: coinvolte una macchina e una moto sulla quale viaggiavano un uomo di 34 anni e una donna di 32, che in seguito all’impatto con la vettura, sono finiti rovinosamente a terra. Una brutta caduta, per entrambi. Mobilitata la macchina dei soccorsi con ambulanze e il supporto dell’elisoccorso Pegaso. I due motociclisti sono stati trasportati all’ospedale Careggi di Firenze. Le loro condizioni non sono gravi e i soccorritori hanno classificato in "codice giallo" l’entità delle ferite.

Ma se questa è una buona notizia, l’altro risvolto della medaglia resta la fragilità del tratto aretino dell’Autosole che spesso si trasforma in collo di bottiglia con il traffico congestionato anche rispetto a incidenti non gravi, come quello di ieri.

C’è un altro dato da considerare: a nord, nel tratto fiorentino, c’è la terza corsia che adesso sarà "allungata" fino al casello Valdarno; a sud, invece, la terza corsia tra Roma e Orte consente di fluidificare il traffico dei veicoli, specialmente in giornate da bollino rosso come quelle che caratterizzano il rientro nelle città del popolo dei vacanzieri. Basta davvero poco, per creare il caos che si traduce in lunghe code e nei disagi che una condizione del genere comporta per chi viaggia. L’assenza della terza corsia nel tratto aretino, è un "vuoto" che pesa sempre di più in uno degli snodi strategici per i collegamenti tra nord e sud.

In seguito allo scontro tra la macchina e la moto nel tratto valdarnese dell’Autosole, si sono formati in poco tempo dieci chilometri di coda e Autostrade per l’Italia ha consigliato agli automobilisti, specie per le lunghe percorrenze, di uscire al casello Valdichiana e prendere la strada statale 326, il raccordo Siena-Bettolle, in direzione di Siena per poi fare rientro in autostrada a Firenze Impruneta. Per gli automobilisti rimasti "imbottigliati" in prossimità dell’incidente, è stato possibile superare il blocco percorrendo temporaneamente la corsia di emergenza, in direzione nord.

L’incidente è stato risolto intorno alle 18 ma con pesanti ripercussioni al traffico perfino nella corsia opposta di marcia, in direzione Napoli. Il motivo? A rallentare la marcia dei veicoli sono stati i soliti curiosi che si sono soffermati lungo la corsia sud provocando ulteriori difficoltà in una giornata già molto complessa per la viabilità.

Oggi si replica. Bollino rosso fin dalla mattina e allerta per la seconda giornata di controesodo. Il tratto aretino resta il "sorvegliato speciale" nell’ultimo scorcio d’estate.

LuBi