Contagio, strage infinita nelle Rsa: ancora morte e c'è la sesta di Bucine / VIDEO

Un’altra signora muore a Firenze: per Castelfranco quarto lutto. Vittima senese al S.Donato. Intanto i casi risalgono a 15. Montevarchi: tampone bis su tutti

Rsa chiuse ai parenti

Rsa chiuse ai parenti

Arezzo, 3 aprile 2020 - Due compaesane, forse cresciute insieme, forse addirittura due amiche. Il virus le ha portate via in poche ore, quasi volesse legarle fino in fondo ad un destino comune. Anna e Leonella sono le ultime vittime del Covid. Anna, 83 anni, era in quel piano zero della Rsa di Bucine.Tra quei volti, raccontano gli operatori, nei cui occhi si legge la paura.

Non la paura del contagio, perché se soffri di Alzheimer fatichi a mettere a fuoco cosa sia successo o quantomeno te lo dimentichi subito. Ma la paura della mancanza di punti di riferimento, nel non rivedere tanti volti amici: non quelli dei propri cari, da settimane costretti a rimaner fuori, non quelli di tanti infermieri positivi come loro, e che con il male combattono nelle loro case.

Anna era lì prima di essere trasferita d’urgenza al San Donato, tra i letti della rianimazione: non è bastato, il suo cuore si è fermato. Lo stesso cuore che a lungo la portava in giro per il paese, ad aiutare chi era in difficoltà, magari a fare una puntura a chi ne aveva bisogno. Lei come Leonella dovranno essere seppellite senza funerale. davanti al parroco, ad uno dei congiunti stretti e al sindaco: al Covid lega già quattro tragedie.

Leonella, che aveva 78 anni, è morta a Ponte a Niccheri, a Firenze, dove era stata portata quando le sue condizioni si erano aggravate. Il virus uccide ancora. Già dodici le morti in provincia. E a Bucine segna il sesto letto vuoto di quel piano zero. Un dramma davanti al quale il sindaco Nicola Benini non ha più parole per raccontare il dolore del paese.

La situazione sanitaria lì dentro è migliorata, due piani sono indenni, la vita va avanti: ma come fai a non pensare a quel piano terra, dove la morte bussa ogni giorno. E’ la tragedia finale di una giornata che un altro lutto lo aveva avuto al San Donato: un signore di 81 anni, portato qui da San Quirico a cercare una salvezza che non è arrivata. La strage infinita degli anziani e insieme della loro ricchezza umana, E che qui passa soprattutto dalle Rsa.

Per Bucine,dicevamo, è la sesta vittima, uno degli istituti più colpiti della Toscana. E procede l’odissea della Rsa di Montevarchi. Il dato finale dei contagi è 33, 20 anziani, 12 membri del personale e Moreno, morto l’altra notte per un infarto. La struttura è ormai divisa in due: area Covid e no Covid, come fosse un ospedale e in effetti lì dentro la Asl ha dispiegato una task force: si chiama Usca ed è un’unità forte di medici e infermieri, che ogni giorno visitano i pazienti.

Quelli malati, un paio sono febbricitanti, e quelli sani. Nei prossimi giorni gli faranno un secondo tampone, per monitorarne le condizioni. Ieri altri venti, conferma il direttore generale Antonio D’Urso: siamo a 140 complessivi, parte dei risultati deve arrivare. I dipendenti faranno la quarantena nelle loro case o nella foresteria messa a disposizione da Koinè: gli altri restano al lavoro, con qualche turno più serrato.

Intanto ieri i contagi sono tornati a crescere: senza accelerazioni clamorose, 15. Chi si coccolava i zero malati dell’altro ieri si ritrova al centro dell’emergenza: 5 casi a Castiglion Fiorentino, due a Cortona, uno a Bibbiena, due nella stessa Arezzo, uno dei quali legato ad una delle positive di Agazzi, Agazzi che aspetta l’esito degli ultimi due tamponi e una risposta alla richiesta di eseguire lo stesso test su tutti i ragazzi della palazzina centrale, quella della disabilità intellettiva.

La voglia, dopo i 136 test negativi sul personale, è quella di provare a gettarsi alle spalle la grande paura. In fondo è la voglia di tutti,quella che si stampa ogni giorno sui colpi di coda di un nemico che non vuole saperne di togliere il disturbo.