Contagio al ritiro spirituale: 10 infetti, gli altri in quarantena. Casi +126% in 7 giorni

Pellegrini «traditi» nella zona di Anghiari: il Comune li aiuta nell’isolamento. Effetto mare: In Casentino diversi minorenni di rientro dalla Spagna

Covid

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Arezzo, 26 luglio 2021 - Con gli scherzi da prete hanno di sicuro un’antica dimestichezza, con quelli da Covid molto meno. Ma da uomini, e donne, di fede non si sono spaventati più di tanto. E sono passati automaticamente dal ritiro spirituale alla quarantena. E’ la sorpresa abbattutasi su un gruppo di pellegrini nella zona di Anghiari. Dieci contagi, ieri, in uno dei comuni gioiello dell’aretino: ma in realtà non in paese, che ne è stato appena sfiorato. Il gruppo dal nord è andato subito nella casa, una delle coloniche che nella provincia ospitano le «vacanze alternative».

E solo una volta a regime hanno scoperto di avere un ospite indesiderato: il virus. Qualche sintomo lieve, forse solo una verifica fatta per rispettare le regole. Il risultato è impietoso: dieci contagiati. E tutti gli altri in quarantena. Il ritiro diventa una maratona, il Comune di Anghiari si mette al loro fianco per aiutarli,. E se lo meritano: come tutti, più di tutti. Ai primi segnali infatti si erano messi in isolamento da soli, senza avere alcun contatto con gli altri.

E così facendo forse (con il Covid è sempre bene non sentirsi mai sicuri) hanno impedito una diffusione al di là della loro piccola comunità. Storie da Covid, da mesi ne inanelliamo, e forse ogni famiglia ne potrebbe raccontare una. Ora vanno di moda quelle della quarta ondata, se per strada non abbiamo perso qualche pezzo. Un’ondata che risale, lenta e progressiva come quelle del mare.

Ieri il nuovo picco: siamo arrivati a 38 casi, per il terzo giorno consecutivo oltre la soglia dei trenta, per il settimo in doppia cifra. Storie di Covid e storie di Delta: non è detto che gli ultimi abbiano contratto la variante, certo, ma di fatto da quando si è affacciata anche dalle nostre parti i casi sono saltati in ascensore. E a confermarlo non sono solo i casi sulle 24 ore, quelli più fragili in quanto potrebbero essere frutto anche del caso.

Sono i dati progressivi. Venerdì vi avevamo dettagliato la crescita sulla base dei casi su 100 mila abitanti. Ma ci sono variabili ancora più stringenti. In una settimana, quella classica da domenica a sabato, in provincia sono stati registrati 143 nuovi positivi. La settimana prima, prendendo le stesse coordinate, erano stati 63. Un dato più che raddoppiato, un aumento del 126%: che letto così spaventa, certo più dei 30 o 38 casi quotidiani. Dimostra una progressione in corso che a questo punto non sai dove ti porti. Ieri sei casi in città ma tante situazioni in progress.

Sono dodici i comuni nella mappa dei nuovi positivi. Ce ne sono altri tre a Chiusi, dove raccontavamo ieri una storia analoga a quella di Anghiari. Gli arrivi nelle seconde case diventano fatali. Ce ne sono cinque a Sansepolcro, due a Cortona e a Terranuova. Ce ne sono quattro a Bibbiena, che si vanno ad aggiungere ai 7 di ieri. Altro dato che non può passare inosservato.

Dalle notizie che filtrano i più ragazzi e ragazzini, sotto i 18 anni, di ritorno dalla Spagna. I rientri avevano fatto male nell’estate del 2020, stanno colpendo anche in quella del 2021. Certo, l’ospedale è in letargo ed è l’elemento che tranquillizza: neanche un ricovero, neanche un sintomo che meriti un intervento specializzato. E lo è perché finora ad essere colpiti sono soprattutto i più giovani, asintomatici e in buona forma come la loro età richiede.

Ad essere puntigliosi dal report cominciano a sbucare anche fasce d’età più critiche: ieri due sotto i 64 anni, uno sotto i 79 e perfino u ultraottantenne. La vaccinazione funziona, eccome se funziona, e protegge chi ce l’ha. Ma non tutti ce l’hanno, specie in doppia dose come dimostrano i dati delle pagine a fianco.

E alla fine qualche colpo di coda il Covid dei ragazzini finirà per darlo, beccando chi non dovrebbe e chi ancora oggi rischia di bruciarsi con il fuoco. I numeri non dicono tutto ma qualcosa sì. Ad esempio che ieri siamo tornati ad un totale di 300 positivi, dopo essere scesi sotto i cento. Scherzi da Covid ma dopo sedici mesi ci sarebbero anche venuti a noia