Contagi a picco e record quarte dosi

Calo del 75% in un mese e del 26% in una settimana. Il richiamo copre il 28%, la Toscana è ferma al 14%

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La pandemia appena cominciata è già finita? No, primo perchè ci tormenta ormai da due anni e mezzo. Secondo perché nessuno, neanche tra gli inveterati ottimisti, la darebbero mai per debellata. Però ora i numeri cominciano a cantare nella direzione giusta. Come sempre sono quelli tendenziali: non un singolo report, che alla fine lascia il tempo che trova. E i dati stavolta sono inoppugnabili. Il totale dei contagi della settimana è fissato a 705. Beninteso, non sono pochi. Un anno fa, e lo notava nei giorni scorsi Elena De Santis responsabile dell’igiene pubblica, viaggiavamo a 20 o 30 al giorno. Ora il quadro è ben diverso. Anche felicemente diverso. Perché sempre un anno fa i ricoveri erano ancora un’ottantina, stavolta siamo a 10: il dato di ieri, perfino comprensivo di un aumento registrato proprio ieri, nove nei reparti ordinari e uno in terapia intensiva.

Ma torniamo ai casi. I 705 della settimana rispetto ai 951 dei sette giorni prima segnano un calo del 26%. Non solo. Un mese fa la settimana si era conclusa a quota 2816: il balzo è del 75% in meno. Sono cifre che parlano da sole. E da sole parlano anche quelle del capoluogo. Stavolta 162, una settimana fa 267, e il crollo è del 39%, un mese fa 867: un 80% meno di allora. Cifre che indicano un trend almeno per ora inequivocabile.

Cominciano a lievitare i comuni che al giorno non registrano neanche un positivo. E c’è una media che vale più di ogni somma. Fino alla settimana scorsa viaggiavamo ancora sopra il 15% di positivi sui tamponi: questa settimana siamo scesi al 12,6%. E trattandosi di una percentuale su sette giorni ha un peso ben superiore ai classici rimbalzi quotidiani. Tamponi che rispetto alla stagione nella quale siamo entrati non sono affatto pochi: 5579 in una settimana, significa che questo Covid in guanti bianchi (numeri alti ma pochissimi ricoveri) continua a fare paura e viene monitorato in tempo reale.

L’altro fronte è quello dei vaccini. E in questo campo è confermata un’avanzata della quarta dose molto più al rallentatore delle altre tre. E non a caso la Asl ha preso l’iniziativa di serrare le fila, lanciare un appello insieme a medici di famiglia e farmacisti: e addirittura far ripartire i camper. Che nei giorni scorsi hanno toccato anche il mercato del Giotto, il più grande della provincia. E oggi proseguono il loro giro.

Detto questo il dato aretino è nettamente superiore agli altri. A ieri sera le quarte dosi somministrate in provincia hanno toccato quota 8463. Per una media di copertura degli ultra ottantenni e dei fragili over 60 (stimata dalla Asl in trentamila) del 28,1%. Bene, la media toscana è a ieri su dati Gimbe del 14%. E in Italia tra le regioni c’è solo il Piemonte al 30,5% e sopra di noi. Perfino il Lazio, preso a modello nella prima fase della vaccinazione, è al 19%. Nessuno corre ma c’è chi cammina e chi va più degli altri: l’ultima fuga?

Alberto Pierini