Condominio, quanto mi costi "Raddoppiate le quote mensili"

L’amministratore Turrioni calcola gli aumenti per le famiglie che variano a seconda degli edifici "Chi pagava 300 euro, dovrà versarne 700. Sale a 200 la cifra per i versamenti tra 90 e 100 euro"

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di Lucia Bigozzi

La parola diventata ormai un "incubo" è: raddoppio. Vale per imprese e negozi, vale per le Rsa che ospitano persone fragili e vale anche per ogni famiglia - o single - che tutti i mesi deve pagare la quota condominiale. La corsa senza freni delle bollette di gas e luce sta per piombare sui bilanci familiari degli aretini e non sarà indolore se, come spiega Antonello Turrioni, "storico" amministratore di condomini "le quote raddoppiano". Una vita a far quadrare i conti di palazzi; lo studio "Antur" aperto nel 1972 ne gestisce ben 155 tra Arezo e Monte San Savino, ma "in tanti anni, una cosa del genere non mi era mai capitata", dice Turrioni che ha 81 anni e la tempra di un ventenne.

"E’ l’aumento del prezzo del gas a incidere per l’80 per cento sul ritocco alle quote condominiali, purtroppo l’unica leva azionabile per non rischiare di chiudere i bilanci in rosso, con conseguenze ben peggiori per i condomini". E così l’elenco degli esempi è sul tavolo del suo studio: "Dipende molto da come è strutturato il palazzo, se ha l’ascensore e via dicendo. In media per gli edifici di maggior pregio, dotati di impianti e varie strumentazioni, la quota mensile oggi pari a 300 euro, passerà a 700 euro". Un aumento secco all’anno di circa 8mila euro. Per gli edifici con caratteristiche standard la "quota attuale che oscilla tra 90 e 100 euro salirà a 200". In questo caso il peso sul bilancio di una famiglia supera i duemila euro. Sono calcoli che lo studio di Turrioni sta elaborando in questi giorni, sommando ogni singola voce perchè "oltre a gas e luce è aumentato anche il costo dell’acqua condominiale. E’ un caos perchè i bilanci che avevamo finora approntato sono da rifare in quanto occorre adeguarli ai rincari energetici. Se da Roma o dall’Europa non interverranno con uno stop deciso all’incremento del costo del gas, saranno le famiglie a pagare un conto salato".

Raddoppiare un costo nel portafoglio domestico può voler dire cominciare a rinunciare ad altre voci di spesa: dal carrello al suopermercato, alle spese mediche, alle necessità che molte famiglie incontrano proprio in questo periodo con il rientro a scuola dei figli. Insomma, si comincia a rinunciare a un pezzetto per cercare di salvare l’intero. Tuttavia, la stangata sui condomini rischia di avere anche un costo sociale."Ci sono condòmini già in difficoltà, chiedono rateizzazioni dei pagamenti e sono numerosi i solleciti che inoltriamo. Purtroppo non ci sono alternative, noi dobbiamo tenere i conti in equilibrio anche per non penalizzare i condòmini che fanno fronte regolarmente alle spese. In ogni palazzo, grande o piccolo, se qualcuno smette di corrispondere la quota mensile, il mancato introito viene spalmato su tutti gli altri, come stabilito dalla legge", spiega Turrioni.

Tra le opzioni-risparmio c’è anche quella di tagliare la durata dell’accensione del riscaldamento che entra in funzione il 15 ottobre, ma "ancora non abbiamo indicazioni".