Compleanno della città, la polemica non si placa

Dopo le accuse del Pd tocca a "Prima Montevarchi" replicare sul significato dell’appuntamento

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MONTEVARCHI

Non si placa la polemica sulle celebrazioni per gli 80 anni di "Montevarchi Città". Il Partito Democratico, tramite la capogruppo Elisa Bertini, aveva mosso una critica verso l’amministrazione per non aver inserito all’interno del programma un momento di approfondimento storico relativo al periodo in cui fu concesso questo titolo onorifico. Nel 1942 l’Italia si trovava ancora sotto il regime fascista e secondo i democratici si trattò di un semplice espediente propagandistico per mantenere alto il consenso nei confronti dello stato totalitario. A respingere l’accusa al mittente è stato il gruppo di maggioranza Prima Montevarchi.

"È riapparso il solito Pd – ha tuonato Fabio Rossi (nella foto), coordinatore politico del movimento civico – che quando è a corto di argomenti, è andato a rispolverare l’armamentario antifascista, per criticare l’iniziativa dell’amministrazione sull’ottantesimo compleanno di Montevarchi Città. In merito alla attribuzione del titolo, la capogruppo Pd ne approfondisca le origini, che risalgono all’epoca pre-unitaria, hanno attraversato il periodo fascista, ed esiste ancora oggi ed è il Presidente della Repubblica ad attribuirlo per importanza storica, civica, artistica e demografica". La lista civica ha ricordato che sono dieci i Comuni toscani che hanno ricevuto questo titolo in epoca fascista e auspica che l’opposizione non promuova una campagna volta a cancellare una parte della storia del paese, che avrebbe avuto tutte le carte in regola per meritarsi il prestigioso riconoscimento. "È la ricorrenza della attribuzione del titolo per evidenti meriti riconosciuti dallo Stato italiano – ha concluso – e lo vogliamo vivere col sorriso insieme a tutta la nostra Comunità, senza retropensieri e senza ideologie demolitorie.

F.T.