Infarto in casa, la moglie lo rianima guidato dai medici del 118

Prima il malore, poi la caduta sbattendo la testa: la donna gli ha praticato il messaggio cardiaco. Trasferito con il Pegaso a Careggi.

Sul posto anche il Pegaso

Sul posto anche il Pegaso

Arezzo, 20 agosto 2018 - Ha visto cadere il marito dalle scale e piombare a terra per un malore improvviso, ma è riuscita a restare calma e a praticare all’uomo il massaggio cardiaco in attesa dei soccorsi. Il drammatico episodio è avvenuto ieri a Levane nelle prime ore di un pomeriggio caldo e afoso. Erano le 15 quando alla centrale del 118 è arrivata la chiamata disperata di una donna che chiedeva aiuto per il coniuge di 47 anni.

Aveva perso i sensi e sbattuto violentemente la testa sui gradini. Gli operatori dell’emergenza territoriale hanno subito capito che si trattava di un arresto cardiaco e, mentre allertavano l’ambulanza medicalizzata con il dispositivo Bsdl di Montalto di Pergine Valdarno e l’automedica, hanno guidato la signora nelle pratiche salvavita. E lei, nonostante il comprensibile choc del momento, ha seguito puntualmente le indicazioni mantenendo in vita il consorte fino all’arrivo dei sanitari.

Che, giunti sul posto in pochissimi minuti, hanno proseguito la rianimazione servendosi del defibrillatore. Un tentativo ripetuto per ben quattro volte che alla fine ha permesso al cuore di ripartire e di riprendere un battito sufficientemente regolare. Nel frattempo raggiungeva la frazione a cavallo dei territori diMontevarchi, Bucine e Pergine l’elisoccorso Pegaso pronta a trasferire il levanese in un centro specializzato.

Appena le condizioni del quarantasettenne lo hanno consentito, è stato trasportato in prossimità del velivolo che è decollato rapidamente alla volta di Careggi. Qui si trova ricoverato in codice rosso anche per il trauma cranico rimediato nell’impatto con il suolo. Quasi superfluo sottolineare il valore determinante dell’intervento della moglie e l’opera efficace dell’equipe a bordo dell’ambulanza Blsd (Basic Life Support with Defibrillator).

Quanto accaduto rende ancor più attuale l’appello lanciato una settimana fa dal responsabile del Dipartimento di Emergenza-Urgenza della Asl Toscana sud est Massimo Mandò sulla necessità di arrivare in tempi brevi collocare anche nei condomini e nei quartieri i defibrillatori, poiché il 60 per cento di malori del genere avviene tra le mura domestiche.

E proprio Mandò ha voluto ringraziare i volontari della Misericordia di San Giustino che si trovavano in servizio alla postazione di Montalto. «Hanno fatto un ottimo lavoro. Sono momenti in cui si deve decidere in pochi secondi come agire e dove inviare il paziente - ha ricordato - individuando l’ospedale più idoneo al caso. Anche oggi si conferma la forza e il ruolo della rete dei soccorsi che funziona grazie ai cittadini, ai volontari, ai medici e gli infermieri. Grazie a tutti per quello che fate ogni giorno per la nostra comunità».