Col nuovo anno la sorpresa dei sacchetti di plastica per frutta e verdura a pagamento

È entrata in vigore il 1° gennaio la normativa salva-ambiente sulle buste di plastica nei supermercati, la Confcommercio lancia un vademecum per i commercianti

Sacchetti ultraleggeri

Sacchetti ultraleggeri.

Arezzo, 2 gennaio 2018 - Lo avevano promesso e così è stato: dal 1 gennaio sono al bando i sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri utilizzati per imbustare frutta e verdura, carne, pesce, affettati. Al loro posto ci saranno shopper biodegradabili e compostabili, però a pagamento."Tutte le buste di plastica, sia biodegradabili che compostabili, devono essere cedute solo previo pagamento e il costo deve risultare nello scontrino". A ricordarlo è la vicedirettrice della Confcommercio Arezzo Catiuscia Fei, che ha invitato i commercianti a prestare la massima attenzione alla normativa appena entrata in vigore - che prevede l’obbligo di far pagare ai consumatori i sacchetti di plastica di qualsiasi tipo, compresi ultraleggeri come quelli utilizzati per imbustare frutta e verdura, ma perfino le buste biodegradabili o compostabili - per non incorrere in multe salate. "L' unica eccezione - ha sottolineato la vicedirettrice - è per le buste di carta, cedibili gratuitamente. Le altre, invece, dovranno essere consegnate solo dietro specifico pagamento, che dovrà risultare dallo scontrino o dalla fattura d'acquisto emessi". 

La normativa ha il fine di razionalizzare la distribuzione di buste ed evitare l’inquinamento collegato, motivo per il quale le buste di plastica oltre un certo spessore sono state messe definitivamente al bando, è quindi importante che i commercianti, al momento del rifornimento di nuovi sacchetti, stiano attenti che questi siano validi per legge. In Europa, secondo gli ultimi dati diffusi dall'EPA, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente, si stima un consumo annuo di 100 miliardi di sacchetti, una parte dei quali finisce in mare e sulle coste. Legambiente ha inoltre ricordato che in questi anni l'Italia si è dimostrata un esempio virtuoso in Europa per la riduzione dell'uso delle buste di plastica, ed è stato il primo paese europeo ad approvare, nel 2011, la legge contro gli shopper non compostabili. Confcommercio ha predisposto un utile vademecum e una dichiarazione di conformità che i negozianti potranno consegnare ai propri fornitori di buste, onde evitare spiacevoli disguidi ed eventuali sanzioni. Per avere i due documenti, basta contattare la sede dell’Associazione (telefono 0575350755).