Il processo Coingas si avvicina all’ultimo atto. La sentenza del giudice Filippo Ruggiero è prevista per un giorno ancora da definire della prossima settimana. Da stamani e fino a domani sono previste le ultime arringhe difensive degli avvocati degli undici imputati Vip accusati di abuso d’ufficio, peculato, corruzione e favoreggiamento.  Da stamani nell’aula della Vela parleranno, nell’ordine, gli avvocati Paolo Romagnoli (per Scortecci), Corrado Brilli (per Pasquini), Piero Melani Graverini (per Ghinelli), Neri Pinucci (per Olivetti Rason), Luca Berbeglia e Laura Bonifazi (per Merelli) e Umberto Schiavotti (per Cacioli). Possibile che slittino a domani le arringhe degli avvocati Alessandra Cacioli e Matteo Grassi (per Roggi), Marco Manneschi (per Amendola) e Roberto Alboni (per Bardelli).  Per ora ci sono le richieste di condanna del pubblico ministero Roberto Rossi, alla sua ultima requisitoria prima di lasciare Arezzo per andare a guidare la procura generale di Ancona. Tre ore di accuse originate dalle indagini della Digos e sostenute da ore di conversazioni registrate da Sergio Staderini, ex presidente di Coingas già condannato a 2 anni con il rito abbreviato. Per il sindaco Alessandro Ghinelli la richiesta è di 2 anni e 2 mesi (8 mesi per favoreggiamento nella vicenda Multiservizi e 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio). Per l’ex presidente di Estra Francesco Macrì 6 anni (di cui 4 anni e 6 mesi per peculato e 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio). Per l’assessore al Bilancio Alberto Merelli 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio. Si vedono contestati il peculato sia il commercialista aretino Marco Cocci (4 anni la richiesta) sia l’avvocato fiorentino Pier Ettore Olivetti Rason (4 anni e 6 mesi). Per il consigliere comunale Roberto Bardelli dal traffico di influenze si passa al reato riformulato in corruzione: 2 anni e 6 mesi la richiesta, la stessa pena che rischia dell’ex presidente di Arezzo Multiservizi Luca Amendola per istigazione alla corruzione. Secondo il procuratore Rossi cadono invece le accuse di favoreggiamento per l’ex contabile Mara Cacioli, l’avvocato Stefano Pasquini, il presidente di Coingas Franco Scortecci e il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi.  Oggi dovrebbe essere il giorno giusto per fissare la data di una sentenza che non potrà non avere importanti riflessi politici. L’assoluzione o la condanna di Ghinelli e Macrì avrebbe effetti sulle dinamiche del centrodestra. Soprattutto perché sul sindaco, in caso di condanna per abuso d’ufficio, scatterebbe la tagliola della legge Severino. Ghinelli sarebbe automaticamente sospeso dal prefetto per un anno e mezzo.  Periodo in cui la giunta di Palazzo Cavallo passerebbe nelle mani del vice sindaco Lucia Tanti.  Federico D’Ascoli

Cronaca

Il processo Coingas si avvicina all’ultimo atto. La sentenza del giudice Filippo Ruggiero è prevista per un giorno ancora da definire della prossima settimana. Da stamani e fino a domani sono previste le ultime arringhe difensive degli avvocati degli undici imputati Vip accusati di abuso d’ufficio, peculato, corruzione e favoreggiamento. 
Da stamani nell’aula della Vela parleranno, nell’ordine, gli avvocati Paolo Romagnoli (per Scortecci), Corrado Brilli (per Pasquini), Piero Melani Graverini (per Ghinelli), Neri Pinucci (per Olivetti Rason), Luca Berbeglia e Laura Bonifazi (per Merelli) e Umberto Schiavotti (per Cacioli). Possibile che slittino a domani le arringhe degli avvocati Alessandra Cacioli e Matteo Grassi (per Roggi), Marco Manneschi (per Amendola) e Roberto Alboni (per Bardelli). 
Per ora ci sono le richieste di condanna del pubblico ministero Roberto Rossi, alla sua ultima requisitoria prima di lasciare Arezzo per andare a guidare la procura generale di Ancona. Tre ore di accuse originate dalle indagini della Digos e sostenute da ore di conversazioni registrate da Sergio Staderini, ex presidente di Coingas già condannato a 2 anni con il rito abbreviato. Per il sindaco Alessandro Ghinelli la richiesta è di 2 anni e 2 mesi (8 mesi per favoreggiamento nella vicenda Multiservizi e 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio). Per l’ex presidente di Estra Francesco Macrì 6 anni (di cui 4 anni e 6 mesi per peculato e 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio). Per l’assessore al Bilancio Alberto Merelli 1 anno e 6 mesi per abuso d’ufficio. Si vedono contestati il peculato sia il commercialista aretino Marco Cocci (4 anni la richiesta) sia l’avvocato fiorentino Pier Ettore Olivetti Rason (4 anni e 6 mesi). Per il consigliere comunale Roberto Bardelli dal traffico di influenze si passa al reato riformulato in corruzione: 2 anni e 6 mesi la richiesta, la stessa pena che rischia dell’ex presidente di Arezzo Multiservizi Luca Amendola per istigazione alla corruzione. Secondo il procuratore Rossi cadono invece le accuse di favoreggiamento per l’ex contabile Mara Cacioli, l’avvocato Stefano Pasquini, il presidente di Coingas Franco Scortecci e il presidente di Arezzo Casa Lorenzo Roggi. 
Oggi dovrebbe essere il giorno giusto per fissare la data di una sentenza che non potrà non avere importanti riflessi politici. L’assoluzione o la condanna di Ghinelli e Macrì avrebbe effetti sulle dinamiche del centrodestra. Soprattutto perché sul sindaco, in caso di condanna per abuso d’ufficio, scatterebbe la tagliola della legge Severino. Ghinelli sarebbe automaticamente sospeso dal prefetto per un anno e mezzo. 
Periodo in cui la giunta di Palazzo Cavallo passerebbe nelle mani del vice sindaco Lucia Tanti. 
Federico D’Ascoli

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