Coingas: "Fiducia ai giudici ma Merelli resta": Ghinelli, il giallo e la stoccata a Cocci

"Le cose si chiariranno: del resto sullle consulenze ok due controlli su 3". "L'ho incontrato, sembrava amministratore delegato ma non lo era"

Il sindaco Ghinelli

Il sindaco Ghinelli

Arezzo, 5 luglio 2019 - «Ho piena fiducia nel lavoro dei magistrati e altrettanta nell’assessore Merelli»: il sindaco, senza scomporsi, guida la reazione ecumenica della giunta alla bufera Coingas.Merelli non c’è («è entrato in un tritacarne mediatico e almeno in questa fase ha preferito rimanere fuori») gli altri assessori sì, almeno quelli liberi da ferie o piccole malattie. Comunque la linea di Ghinelli è chiara: nessun pressing sulla Procura, nessun passo indietro da chiedere al suo assessore.

«So come lavora, so che ha chiuso tutti i bilanci: non c’è motivo di prendere decisioni diverse». Nel merito teoricamente non entra ma in realtà non sfugge nè alle domande nè alle previsioni. «Da quel poco che sappiamo riteniamo che tutto possa essere chiarito ma attendiamo le indagini: ci auguriamo solo che possano chiudersi in tempi brevi».

Poi tirato per la giacchetta ma non troppo conferma che «la questione non è certo nata in queste ore» e che quindi avvisaglie erano arrivate a lui come a tutti. Ed entra nel merito delle consulenze. «Quella a Cocci era legata ad un incarico su mandato dell’intera assemblea di fare di Coingas una società/agenzia di supporto in particolare ai piccoli comuni».

Una sorta di «spalla» tecnica per le gare di acquisti «specie a quelle realtà che non abbiano la struttura del comune capoluogo». Sulla consulenza dello studio legale, «era stato investito nella fase in cui si profilava la quotazione in Borsa per definire alcune modifiche statutarie che tutelassero chi come Arezzo era allora politicamente in minoranza rispetto a Prato e a Siena».

Non si sbilancia sulle congruità delle consulenze ma ricorda che «la vicenda ha avuto il parere positivo di una società di revisione come la Ernst & Young e di un avvocato esperto del ramo. Il collegio sindacale non è stato sulla stessa linea e certo è una posizione altrettanto legittima».

Non teme particolari scosse politiche («Coingas ha sempre proceduto sul filo della condivisione, non credo faccia comodo a nessuno» ) ma sul personaggio Cocci, il commercialista per ora coinvolto nella vicenda, va un po’ più in là.

«Era venuto a proporre un sistema ambientale sulla sicurezza e il controllo dei cassonetti: mi si presentò come se fosse l’amministratore delegato di Coingas e sapete che in queste cose sono ruvido...anzi diretto».

Al suo fianco gli assessori Barbara Magi, Tiziana Nisini e Lucia Tanti: sintonia piena ma lasciano a lui il botta e risposta sulla vicenda. Conferma che all’assemblea non sono andati politici.

«Era sempre stata la mia scelta, sono tornato per una volta alla linea dei miei predecessori di puntare sul segretario generale». E visto che la questione continua a ruotare intorno a Merelli, rilancia. «Ha confermato di poter continuare a portare le responsabilità di tutti questi anni: noi siamo felici che lo faccia e speriamo che al più presto si arrivi a provare la sua estraneità ai fatti contestati»