Arezzo, ancora sassate al clochard in roulotte: "Mi hanno rotto l'ultima finestra rimasta"

Il senzatetto colpito di nuovo nella notte: "Non erano i ragazzi dell'altra volta, adesso mi hanno preso di mira"

Tiziano Birra mostra la lettera di scuse

Tiziano Birra mostra la lettera di scuse

Arezzo, 3 gennaio 2023 - "Mi hanno rotto l'unica finestra che era rimasta integra". È l'ennesima notte di paura per Tiziano Birra, il clochard che vive in una roulotte ad Arezzo. Dopo l'episodio della notte di Natale e la lettera di scuse da parte dei responsabili, adesso di nuovo un atto di violenza. Questa notte la sua roulotte, parcheggiata nel resede di una scuola aretina con l'avallo della Provincia di Arezzo, è stata di nuovo presa di mira da altri ragazzi. Ancora sassate e ancora vetri rotti. "Hanno rotto l'unica finestra che era rimasta integra - conferma Tiziano - ma non erano i ragazzi dell'altra volta. Loro mi hanno portato anche 80 euro. Adesso mi hanno preso di mira".

Sembrava dunque una storia finita quella di Tiziano Birra, preso di mira da alcuni ragazzi. E invece il clochard ha subito un'altra aggressione. Notizia di stamani era che gli autori del primo bruttissimo gesto compiuto la notte tra Natale e Santo Stefano, dopo la lettera di scuse, avevano pure donato un contributo di 80 euro per ripagare i danni. "Caro Tiziano, qua dentro ci sono dei soldi per i danni, non sono tanti ma sono le nostre possibilità. Ci scusiamo di nuovo con te per il nostro gesto sbagliato, siamo solo dei ragazzi che hanno commesso un grosso errore e vogliono ripagare al loro sbaglio". Così era stato scritto nella busta recapitata al clochard. Adesso però una nuova aggressione. E già è tanta l'indignazione per il bruttissimo gesto ai danni del clochard di Arezzo.

Tiziano Birra, 56 anni originario del Canton Ticino, da 10 anni vive nella roulotte posteggiata nel parcheggio di una scuola di Arezzo, previo permesso della Provincia che è proprietaria del terreno, dopo aver perso il suo lavoro di falegname. Il 56enne vive con il suo cane, in città è conosciuto come un uomo mite che non ha mai dato noia a nessuno.