Città di Natale, è fatta: torna il mercatino tirolese ma senza baita, via il 20 novembre

Accordo tra Confcommercio e Fondazione. Ora il passaggio in Prefettura per le misure di sicurezza. Andrà dal venerdì alla domenica. Al Prato casine e attrazioni

Mercatino tirolese

Mercatino tirolese

Arezzo, 25 settembre 2021 - Natale? Segnatevi la data: 20 novembre. Ve ne ricordavate un’altra? Sì, per tutto il mondo continua a cadere il 25 dicembre. Ma il Natale aretino è un’altra cosa. E’ il Natale dal sapore tirolese, i banchi del nord più meridionali del pianeta, i sapori altoatesini riproposti in salsa amaranto. E dopo un anno di stop l’evento torna in pista. Ieri è arrivata la conferma definitiva. In pieno accordo tra la Confcommercio, che organizza il villaggio, e la Fondazione, che cura tutta la Città di Natale: e con la benedizione del Comune, venuto incontro ad entrambi per riproporre l’appuntamento di festa.

Il regalo di Natale. Un regalo per il centro e soprattutto per le sue attività, che aspettavano sfogliando la margherita la scelta: mercatino sì, mercatino no. E alla fine l’ago si è spostato sul sì. E un regalo in fondo anche per i partner del grande nord: due giorni fa avevano riconfermato la loro presenza, anche perché orfani per ora dei banchi «madre».

Quelli di Bolzano o di Bressanone sono in calendario dal 25 novembre ma ila decisione definitiva è ancora tutta da prendere. Forse il nostro non sarà l’unico mercatino tirolese dell’anno di grazia 2021 ma di certo è il primo a rompere gli indugi. Dal 20 novembre al 26 dicembre, Santo Stefano. E’chiaro che non sarà esattamente quello del 2019.

Prima di tutto perchè dovrà rispettare al millimetro le disposizioni che arriveranno dal tavolo dell’ordine pubblico e in particolare dal Prefetto. Queste fiere comportano un controllo a campione del Green pass, quindi non c’è bisogno di accessi presidiati: ma il muro di folla di due anni fa non ce lo possiamo permettere.

E quindi le soluzioni saranno calibrate ad un evento di transito, in attesa di essere riproposto nei suoi panni originali dal 2022. La novità più evidente sarà lo stop di un anno alla baita: lei, il ristorante con terrazza a cielo aperto, fonte delle grandi code. Niente baita ma avanti le due baitine più piccole, una al pozzo e l’altra nell’angolo lasciato libero dal gigante.

Quindi niente stinchi di maiale o polenta, sotto con i cibi di strada. Di sicuro non piangerà l’art director Beppe Angiolini, che da anni lamenta l’abbinamento tra la grande baita e la sky-line delle Logge. Ma è solo un a rivederci, la struttura sarà riproposta tra un anno. «Siamo felici di poter riproporre un appuntamento che tutte le attività del centro richiedevano» spiega dalla Confcommercio la vicedirettrice Catiuscia Fei.

«La scelta sulla baita è una soluzione di compromesso, un modo per ripartire. Ma tornerà tra un anno». Soddisfatto anche Simone Chierici, nella doppia veste di presidente della Fondazione e assessore al turismo. «Sarà un Natale di rinascita anche se con un’attenzione capillare alla sicurezza». In parallelo procede l’organizzazione dell’altra città di Natale, quella del Prato.

«Ci saranno come al solito le casine per le attività economiche e le attrazioni» dice prudente. Certo il ritorno della pista sul ghiaccio, probabile la ruota panoramica o qualcosa di simile. Mentre sempre l’Ascom riproporrà sia la Casa della Lego che quella di Babbo Natale.

Tra casine e case quasi un condominio natalizio. «Tenevamo a dare un segnale forte alla città, per confermare i segnali di ripresa fragorosi dell’estate». Il mercatino tirolese sarà aperto solo dal venerdì alla domenica. Taglia i giorni deboli, concentra il «fuoco» nel weekend ma ripianta l’albero al centro del villaggio. Ed è un albero di Natale.