Qualcosa come duemila persone viaggiano su quaranta pullman: direzione Arezzo, Città del Natale. Un primo dato che serve a misurare la "febbre" del secondo weekend e i numeri incorniciano un altro fine settimana da record. Se il debutto è volato sul tetto dei centomila, tra oggi e domani la cifra è destinata a salire. Un’escalation preziosa, per le attività del centro e non solo. Lo dicono le prenotazioni negli alberghi e quelle per le attrazioni, con in testa la Casa di Babbo Natale: ingressi al completo fino alla vigilia del 25 dicembre. E code davanti al Palazzo di Fraternita dove ad accogliere i bambini c’è perfino Mamma Natale. Quaranta pullman in città raccontano la potenza di un evento che ha conquistato un ruolo centrale nel calendario delle grandi manifestazioni nazionali.
Al punto da rappresentare un approdo sicuro per il centro Italia e per il sud, bypassando la risalita di famiglie e appassionati fino in Alto Adige. Ad Arezzo si parla romano, marchigiano, umbro e campano. Ma c’è anche chi arriva dal Molise, dall’Abruzzo e dalle isole, Sicilia e Sardegna. Segno di un’evoluzione che porta risultati importanti (pure sul versante degli affari e dei posti di lavoro) al lavoro di Fondazione InTour e Confcommercio. In Piazza Grande il Villaggio Tirolese richiama visitatori in una no stop di colori che accendono le facciate dei palazzi nei giochi di luce e di profumi delle specialità gastronomiche. Al Prato la scenografia offre un altro spettacolo: la pista di pattinaggio sul ghiaccio è il "regno" ritrvato degli appassionati rimasti a secco per colpa del Covid. In particolare sono i ragazzi ad animare una delle attrazioni più gettonate, appena sotto il grande albero delle luci che indica il percorso al Bosco delle meraviglie. L’incanto degli alberi secolari e l’effetto di un’illuminazione studiata per sorprendere, regalano emozioni forti.
In un collegamento diretto con l’anello centrale del parco dove quaranta casette degli artigiani aretini "ruotano" come in un girotondo da fiaba, attorno alla ruota panoramica che offre uno skyline unico. Ma è tutto il percorso della Città del Natale ad attrarre visitatori che già oggi, ad esempio, non si sono persi lo spettacolo del presepe meccanizzato nella chiesa della Badia e magari orientando lo sguardo ai due capolavori di Vasari riportati allo splendore delle origini grazie a una preziosa opera di restauro. In Piazza San Francesco, tornano le code davanti alla casa delle Lego. Qui non serve la prenotazione ma l’opportunità di ammirare le opere di maestri costruttori vale bene l’attesa: dalla fortezza bioanca del Signore degli anelli al più grande villaggio di Babbo Natale d’Europa. Una meraviglia.
Lucia Bigozzi