"Circolano solo le varianti Omicron Oggi sono molto più contagiose"

Il rapporto della virologa Maria Grazia Cusi: "Sono particolarmente pericolose per la facilità a replicarsi. La fortuna è che per i vaccinati la malattia è simile all’influenza. Non ho visto casi di reinfezione"

Migration

di Paola Tomassoni

"Le rilevazioni dicono che le regioni dell’Italia Centrale sono quelle con maggior diffusione delle varianti Omicron: qui leggiamo il rialzo dei nuovi casi giornalieri" spiega la professoressa Maria Grazia Cusi, direttrice della Microbiologia e Virologia delle Scotte, introducendo i primi risultati della survey, la ricognizione periodica che il suo Laboratorio fa sulla circolazione del virus per conto dell’Istituto Superiore di Sanità nella Toscana Sud. La nuova ondata sembra essere legata alle ‘cugine’ di Omicron, le sottovarianti scientificamente denominate Ba2 e Ba3, ancora più contagiose. Quale versione del virus è oggi in circolazione?

"Omicron ha soppiantato Delta e oggi circola quasi al 100 per cento. La versione Omicron del virus è intercettata con screening, che permettono di verificare alcune mutazioni nella serie genomica. Per le sottovarianti invece è necessario il sequenziamento dell’intero genoma".

Cosa sappiamo delle subvarianti di Omicron?

"Omicron 2 circola oggi quanto Omicron 1, con cui nella Toscana Sud condivide il totale dei casi, è ormai quasi al 50 per cento; in Umbria è già prevalente. Omicron 3 è stata individuata in pochi casi e non si sa molto, se non che ha un numero esiguo di mutazioni nella sequenza dei geni. Omicron 2 in alcuni Paesi del Nord Europa, come Danimarca e Belgio, è molto diffusa e da lì arrivano le conoscenze: ha potenzialità di contagio pari a 15 volte la versione originaria".

E’ ancora più pericolosa?

"Per la facilità a replicarsi sì. La fortuna è che arriva in un momento in cui una percentuale molto alta della popolazione è vaccinata, ne risulta quindi una malattia simil influenzale".

Si replica contagiando anche chi ha già avuto la malattia?

"Non si può dire, non ho riscontrato fino ad oggi casi di reinfezione da Omicron. Non essendoci grande differenza fra Omicron 1 e Omicron 2 credo non ci sia grande probabilità di un secondo contagio. In Danimarca qualche caso è stato notato".

Quanto dura la risposta anticorpale?

"Ad oggi si sa che gli anticorpi indotti dal vaccino proteggono dalla Omicron solo se presenti in grande quantità, quindi se la vaccinazione è recente. Ci sono stati molti soggetti contagiati nonostante tre dosi di vaccino e l’ultima fatta ormai da troppo tempo. Però tutti hanno sviluppato malattie non gravi".

Chi rischia il contagio oggi?

"Chi è vaccinato da più tempo e i non vaccinati, che sono quelli che in assoluto rischiano di più di finire in ospedale e in terapia intensiva. Sul vaccinato il virus risulta depotenziato: il sistema immunitario resiste e la malattia è attenuata, simile all’influenza e si manifesta con mal di gola, raffreddore, tosse e diarrea".

A fine mese cessa lo stato di emergenza.

"Sono preoccupata. Io manterrei alta l’attenzione: negli ambienti chiusi è prematuro abbandonare la mascherina. Se la popolazione fosse completamente vaccinata, avremmo oggi in circolazione un virus che causa una malattia non grave.

Abbiamo visto che il virus riesce a mutare con alta velocità. Nel replicarsi può anche ricombinare diverse varianti: c’è stato un caso, non in Italia, di Deltacron, un virus frutto delle due varianti".