C’è un’emergenza cinghiali sulle nostre strade. A denunciarlo è Coldiretti Toscana che ha stilato una mappa regionale delle strade di tutte le provincie dove la presenza di cinghiali, e di altre specie selvatiche, rappresentano una minaccia alla sicurezza di automobilisti, motociclisti e ciclisti. Sono due le strade aretine individuate dal monitoraggio di Coldiretti ritenute ad elevato rischio. La Libbia, nel tratto che dal Comune di Anghiari porta al Chiaveretto nel comune di Subbiano, tra Arezzo e la Valdichiana la Statale 71 nella zona castiglionese e la strada provinciale di Palazzo del Pero che da Castiglion Fiorentino, passando per la Foce, porta fino al Palazzo. "La presenza fuori controllo degli ungulati è diventato di problema di sicurezza che riguarda tutti. Cinghiali, daini, caprioli e mufloni non devastano solo i raccolti degli agricoltori ma sono un pericolo per la circolazione stradale, per le aree urbane e per la salute pubblica. Nella nostra regione centinaia di chilometri di viabilità tra statali, regionali, provinciali e comunali sono diventate delle trappole a causa dell’alta probabilità di imbattersi in un cinghiale che sbuca all’improvviso in mezzo alla carreggiata con conseguenze purtroppo anche gravissime per chi percorre quel tratto. "È un attimo fatale che può trasformarsi in tragedia", spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana. Il motivo della loro presenza nelle aree urbane? "Il numero fuori controllo di questa specie, insieme ad altri fattori come la siccità, la facile disponibilità di cibo nei centri abitati e l’incuria delle aree ddella periferia urbana". Ma anche la presenza di una popolazione di predatori che li minaccia, primo fra tutti il lupo, la cui presenza vicino ai centri abitati è in forte aumento come testimoniano i continui avvistamenti, immortalati con foto e video, e assalti ad animali. È sempre più concreto, percorrendo le strade di campagna, il rischio di imbattersi in cinghiali o caprioli (in generale ungulati) che improvvisamente attraversano o invadono la strada, provocando incidenti anche gravi. Negli ultimi anni, infatti, gli ungulati sono sempre più presenti. Questo dipende dal fatto che nelle aree montane è aumentata la superficie dei boschi, e allo stesso tempo sono diminuite le superfici coltivate nelle quali gli ungulati trovano il loro cibo. Senza dimenticare la presenza del lupo che è tornato e che, come detto, ha nella dieta alimentare anche i piccoli di cinghiale.