Case della salute, ci siamo Partono le grandi manovre

La Asl lancia la caccia all’immobile per sostituire via Guadagnoli, da rifare. A giorni il secondo bando per il Baldaccio. Scambio di proprietà col Comune

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di Alberto Pierini

Si accendono i motori per la rivoluzione delle case della salute. E’ una delle svolte appese al fatidico Pnrr, l’acronimo intorno al quale tutto il mondo spera. E non solo case della salute.

Intanto sono iniziate le grandi manovre intorno al distretto di via Guadagnoli, il gioiello più amato del quartiere Giotto. La Asl ha lanciato un avviso per prendere in affitto uno o più immobili nel Comune. Motivo? Semplice. La palazzina dovrà essere demolita e ricostruita. Anzi, l’operazione, se non andiamo errati, dovrebbe essere perfino più complicata: la demolizione di un’ala, quella sul lato proprio di via Guadagnoli, e il mantenimento in parte della struttura lungo via Signorelli.

Sono quelle soluzioni miste sicuramente indicate ma spesso più complesse per i tecnici nella fase di progettazione. La Casa della Salute è già in via XXV Aprile, nel cosiddetto "Baco d’Oro". Il resto va traslocato prima possibile. La Asl cerca o una soluzione unica di circa 1000 metri quadrati o tre immobili tra i 250 e i 400 metri quadrati l’uno. Nel bando chiede che le offerte siano esistenti, vuote e in buono stato di manutenzione, preferibilmente con impianti ed utenze autonome. E indica una serie di condizioni necessarie. I residenti del Giotto si rassegnino: tra queste non c’è il mantenimento nel quartiere. La separazione sarà lunga e dolorosa: si prevedono lavori di almeno tre anni ma l’affitto è addirittura richiesto per sei. Quindi si pensa anche ad eventuali slittamenti. Quando tutto sarà finito anche la Casa della Salute tornerà al suo posto.

Intanto un’altra sorgerà sopra il Baldaccio: ma per ora l’ala destinata a centro prelievi ha vita accidentata. Il bando è andato deserto, ora ne partirà un altro con i prezzi aggiornati. Tempi? "Al massimo entro maggio dobbiamo lanciarlo" risponde l’assessore Alessandro Casi. Anche perché è solo il primo passo: l’altro è la Casa della Salute, nell’altra ala sopra il Baldaccio ma deve aspettare la prima.

Centro prelievi che intanto resta in ospedale con un percorso chiaro ma un po’ faticoso o almeno per le persone anziane. Mentre tra Comune e Asl proseguono le trattative anche sullo scambio delle proprietà. Davanti alla succursale Itis, sede Asl che ne aspetta la restituzione, dovrebbe sorgere un nuovo parcheggio, sul primo lato della cittadella sanitaria che si incontri arrivando da via Laschi. Interno e forse in parte esterno.

Proprio di fronte dovrebbe sorgere l’ospedale di comunità: ma è un’operazione che passa da una permuta con il Comune, al quale dovrebbe passare l’area di fronte al benzinaio di via Alessandro dal Borro. Le fortune di un Pnrr passano perfino da un distributore.