di Francesco Tozzi Casa Pablito potrebbe presto vedere la luce all’Ospedale Santa Maria alla Gruccia. La realizzazione della particolare postazione oncologica rientra infatti tra gli obiettivi della partnership tra il Comune di Montevarchi e la Paolo Rossi Foundation. L’amministrazione comunale montevarchina diventerà socio sostenitore onorario dell’ente con finalità benefiche guidato da Federica Cappelletti e nel frattempo iniziano a delinearsi i primi progetti condivisi. Tra le priorità, la realizzazione delle postazioni oncologiche denominante Casa Pablito anche al nosocomio della Gruccia, per dare la possibilità ai malati e ai loro familiari di essere assistiti subito dopo le cure e le terapie, un servizio richiesto da molti pazienti e dalle loro famiglie. Una possibilità in più, dunque, per garantire maggiore assistenza ai cittadini valdarnesi, anche grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. Montevarchi contribuirà inoltre al raggiungimento di altri scopi a sfondo sociale, come ad esempio portare campioni dello sport dolce, attività, energia e sorrisi nei reparti pediatrici e oncologici per bambini attraverso progetti in collaborazione con il Coni e altre istituzioni sportive. E ancora, particolare attenzione verrà posta sulla crescita e formazione di aspiranti calciatori. La Paolo Rossi Foundation ha infatti istituito una borsa di studio internazionale per dare la possibilità a ragazzi con la vocazione per il pallone, ma che da soli non potrebbero permettersi un’esperienza formativa nel mondo del calcio, di venire in Italia nella sede della Paolo Rossi Academy o in Accademie affini, per coronare il sogno di sentirsi calciatore e di confrontarsi con coetanei e allenatori di esperienza, di provare a farsi conoscere in Italia e nei club professionistici. Se meritevoli, i ragazzi, dopo un’attenta formazione nell’Academy di riferimento, saranno segnalati ai club italiani e stranieri, con la possibilità di realizzare un altro sogno, quello di trasformare il gioco del calcio in professione. Tra gli intenti della fondazione, in generale, c’è quello di far diventare lo sport un luogo per tutti, anziché esclusivo solo per chi vince. Lo sport che torna così a ricoprire il ruolo di veicolo di valori umani, per riscoprire un senso di competizione improntata alla crescita reciproca. Cultura sportiva e solidarietà sociale che si intrecciano, proprio per ricalcare quello che è stato il vissuto dell’esperienza di Paolo Rossi. Montevarchi sarà quindi il primo comune valdarnese ad aderire a tutti i progetti e le iniziative legati alla memoria del campione del mondo di Spagna 1982. "Avere con noi una realtà locale che con Paolo abbiamo vissuto per tanto tempo e che la nostra famiglia vive tuttora è per noi una bellissima soddisfazione e motivo d’orgoglio, un modo per continuare a sentirsi a casa. Sarà un grande onore avere anche Montevarchi tra i soci sostenitori della fondazione" spiegò Federica Cappelletti a La Nazione non appena apprese della decisione assunta dalla giunta comunale montevarchina. Ed è proprio Montevarchi la città dove il bomber della nazionale di Bearzot fece una delle sue ultime apparizioni in pubblico sul territorio prima della scomparsa. Era il 2 luglio 2019, quando dal palco del Premio Fair Play Menarini scaldò il cuore delle persone accorse all’evento iniziando a palleggiare con l’amico e collega Zico, altra leggenda del calcio mondiale.