Carnevale al gran finale, c’è il verdetto

Il nome del carro vincitore è racchiuso in una busta, la giuria ha scelto il migliore: Re Giocondo lo svelerà solo in serata

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di Lucia Bigozzi

Il "tesoro" è chiuso una busta insieme ai desideri del popolo di Re Giocondo. Rustici, Azzurri, Bombolo e Nottambuli oggi sognano che, all’interno del plico, il nome del carro vincitore sia quello costruito con passione, impegno e tra le mille difficoltà della pandemia nel proprio quartier generale. "Vada come vada, a vincere è il Carnevale che mai come in questa edizione quasi surreale, fuori stagione, ha dimostrato il grande cuore dei cantieristi, lanciato oltre l’ostacolo dopo mesi di lavoro con mascherine e a ranghi ridotti per evitare il rischio contagio", si tiene in equilibrio Massimo Di Chiara che guida l’associazione-motore della kermesse e forse non si aspettava le oltre diecimila persone che hanno animato il centro storico di Foiano durante le sfilate dei giganti di cartapesta e delle mascherate con centinaia di figuranti. Nel giorno del verdetto la gente dei cantieri "gioca" coi numeri della cabala per ingannare ansia e aspettative.

Il più blasonato e con all’attivo il maggior numero di vittorie è il cantiere Rustici, detentori della coppa nel 2020, sulla soglia della pandemia. L’anno prima è toccato a Bombolo, nel 2018 agli Azzurri e nel 2017 ai Nottambuli. Quanto basta per capire il "peso" della vittoria che oggi porterà un cantiere un passo avanti a tutti gli altri. Non solo: il fatto che ogni anno abbia vinto un cantiere diverso, dimostra l’elevato livello qualitativo raggiunto dai maestri cartapestai nella costruzione di carri alti otto metri, ormai vere e proprie opere d’arte. E’ una giuria di esperti a valutarli nella prima domenica dei corsi mascherati: pittore, scenografo, scultore e critico d’arte arrivati da varie regioni d’Italia, sono i commissari (nomi rigorosamente top secret) che assegnano il titolo: quest’anno la cinquina è diventata una quaterna perché un giurato ha dato forfait all’ultimo tuffo, ma capita anche questo nel regno di Re Giocondo, come pure la vittoria assegnata ex aequo in caso di parità nel punteggio raggiunto da ogni carro. I carri sfileranno all’ora dell’aperitivo e a seguire, Re Giocondo lascerà "i compiti" ai propri sudditi per tutto l’anno, tra sfottò e consigli, poi andrà al rogo portando con sé le brutture di questi tempi. Ma prima della fine, con lo scettro indicherà il vincitore del Carnevale e solo a quel punto, in piazza esploderà la vera festa.