Camper vaccinali davanti a scuola Asl pronta per le dosi ai lavoratori

Dal 15 settembre l’Azienda sanitaria porterà la campagna itinerante davanti ai maggiori istituti. Alcune aziende, tra cui Prada, si sono già informate sulle modalità di immunizzazione ’porta a porta’

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L’operazione ’porta a porta’ dell’Asl di Arezzo arriva davanti alle scuole a partire dal 15 settembre prossimo, giorno in cui suonerà la campanella per circa 44.471 studenti in tutta la provincia. Ma il piano di azione che stanno mettendo a punto il direttore generale della Toscana sud-est, Antonio D’Urso e la direttrice sanitaria, Simona Dei è quello di iniziare con gli istituti comprensivi, più frequentati dalla fascia 12-19 (e in particolare gli allievi delle superiori che sono poco meno di 17mila) su cui, in queste settimane, sta spingendo la campagna vaccinale per evitare la trasmissione del contagio alle fasce deboli rimaste ancora scoperte.

I camper (in tutto sono sei attualmente in servizio) serviranno al duplice scopo: iniettare le dosi ai ragazzi che lo richiederanno (ma in caso di minorenni dovranno essere accompagnati dai genitori che dovranno sottoscrivere il consenso) e fornire informazioni e indicazioni agli indecisi per catturare il nutrito popolo dei ’bo-vax’ che preoccupa lo stato maggiore della sanità. Sono soprattutto le fasce 12-14 a restare nel limbo.

Nei giorni successivi i camper pianificheranno anche altre tappe, sempre davanti alle scuole sull’intero territorio.

Entro metà mese la Asl conta di partire con il progetto-impresa già in cantiere da tempo: ovvero la vaccinazione itinerante nei luoghi di maggior afflusso dei lavoratori delle aziende del territorio. Tra i colossi che in questi giorni si sono informati sulle modalità di somministrazioni delle dosi c’è ovviamente anche Prada che, per prima, aveva introdotto il – discutibile per i sindacati – invitoobbligo al Green pass che entrare in azienda, oltre che nelle mense, come da Decreto.

Più difficile, anche per i direttori dell’Asl, intercettare quella fetta di over 60 che ancora non si è sottoposto alla vaccinazione e che, in caso di malattia, rischia una sintomatologia grave e il ricovero nei reparti Covid o, addirittura nelle Terapie intensive. Come i due attualmente ricoverati: entrambi anziani, entrambi senza essere stati sottoposti alla prima dose. L’intenzione dell’Azienda sanitaria è quella di arrivare con i camper alle feste di paese, anche in piccoli borghi, dove potrebbe essere più semplice intercettare gli anziani reticenti. Anche se il tour sull’Amiata si è rivelato poco efficace: è stato persino difficile terminare le dosi inoculazioni di una fiala di Moderna. Dopo la Giostra del Saracino (con 76 vaccinati) il Fair Play a Castiglion Fiorentino i camper continueranno a marcare il territorio.

"Siamo consapevoli che una parte di popolazione, per le ragioni più diverse, non è ancora vaccinata. A queste persone vogliamo offrire un’opportunità e un servizio ancora più di prossimità. Infine intendiamo affrontare con il massimo impegno, attivando ogni possibile collaborazione con nuove iniziative, la sfida dell’autunno: il ritorno in sicurezza a scuola e al lavoro. E che l’unica possibilità di vincere questa sfida è il vaccino", aveva detto il direttore D’Urso.

"Il camper si sta rivelando uno strumento importante - il commento della direttrice sanitaria Simona Dei –. Lo abbiamo sperimentato sulle spiaggie del Tirreno e poi nelle feste, negli eventi, perfino in alcuni piccoli comuni, soprattutto di montagna dove, in particolare per le persone anziane era più difficile muoversi. I risultati sono stati veramente positivi, al punto da indurci a diffondere questo strumento per la diffusione capillare della vaccinazione".

Erika Pontini