Cade dalla rupe, recuperato con l’elicottero

Scalatore di 28 anni rimane sospeso a mezza parete: spettacolare intervento del Pegaso e del Soccorso Alpino per riportarlo in salvo

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di Francesco Tozzi

Si ferisce durante un’arrampicata ai Prati di Loro e diventa protagonista di uno spettacolare intervento di recupero da parte dei sanitari Asl e del Soccorso Alpino. Una storia tra terra e cielo, quella che il giovane rocciatore Francesco, di 28 anni, residente a Civitella in Val di Chiana, ricorderà per sempre. Nel pomeriggio di giovedì scorso si stava cimentando in una arrampicata alla falesia ‘Le tre punte’, nel comune di Loro Ciuffenna. Per lui, appassionato di climbing, non si trattava certo della prima scalata, ma l’imprevisto può celarsi sempre dietro l’angolo. L’uomo si stava infatti arrampicando sulla via ‘I Soci’ quando è caduto lungo la parete procurandosi un trauma ad un arto inferiore che gli impediva di scendere. Per abbandonare la scarpata era necessario l’aiuto dei sanitari, così intorno alle 19,30 una ragazza che assisteva il climber infortunato ha allertato i soccorsi. Sul posto si sono giunte la Misericordia di Terranuova Bracciolini e due squadre a terra di tecnici del Soccorso Alpino della Stazione Foreste Casentinesi, mentre in contemporanea è stato attivato l’elisoccorso Pegaso 1 da Firenze.

La posizione dello scalatore, rimasto bloccato a metà della parete rocciosa, ha reso indispensabile il recupero con l’elicottero. Dopo essere salito sul velivolo, è stato ospedalizzato al Santa Maria Annunziata di Firenze con una diagnosi di lesione ad una caviglia. "Anche questa volta la collaborazione tra Enti e Volontariato ha dimostrato che il cittadino è protetto e sicuro – ha affermato Massimo Mandò, direttore dipartimento EmergenzaUrgenza Asl Toscana sud est – Nella logica 112 la centrale Emergenza Sanitaria Arezzo ha attivato tutte le risorse necessarie, sia di altri enti che del volontariato per soccorrere al meglio il paziente. L’ambiente impervio in cui il paziente era rimasto bloccato rischiava di peggiorarne le condizioni, anche se le lesioni erano minime. L’intervento congiunto di mezzi di terra e dell’elisoccorso, fondamentale in un territorio come il nostro, ha permesso di portarlo in salvo rapidamente e limitare i danni da trauma".

Stefan è invece il tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino Toscano che si è calato per recuperare il giovane. Ogni tipologia di intervento è unica, ma in casi come questi l’utilizzo dell’elicottero fa la differenza perché garantisce rapidità e sicurezza: "Assistere i sanitari in interventi di questo tipo è il nostro lavoro e ci prepariamo tutto l’anno per questo – ha raccontato l’operatore – Il ragazzo della falesia era impaurito e stressato, ma collaborativo. Nostro compito, infatti, appena arriviamo è dare indicazioni chiare su cosa fare e non fare. Una volta a bordo lo consegniamo ai sanitari". A sottolineare l’importanza dei tecnici di elisoccorso è stato infine Stefano Rinaldelli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, soprattutto in situazioni particolari come queste.

"La sinergia tra mezzi aerei, personale del 118 e i tecnici del Soccorso Alpino è sempre più forte – ha detto Rinaldelli – e si vede in momenti come questo, tecnicamente difficili. In più l’arrivo di due squadre terrestri del Sast offre in questo caso un notevole valore aggiunto". Una giornata speciale, dunque, che si è conclusa nel migliore dei modi e che mette in risalto l’efficienza e l’efficacia del lavoro congiunto portato a termine dai sanitari del 118 e dai volontari del soccorso alpino.