Enzo Brogi Sono cresciuto con Lotta Continua e poi nel Pci, pure fondatore del Pd con Veltroni. Ricordo le suggestioni al Lingotto di Torino, l’entusiasmo delle prime Leopolde di Renzi e le successive delusioni. Il vento che cambia direzione, le vele che iniziano a strambare e la barca sempre più a vacillare. I passeggeri che si raggruppano, a prua, a poppa, i più sul ponte di comando. Si organizzano in cordate, si agitano, si spostano, rischiano di farla affondare. Tutto per arrivare a un partito di fronte a un baratro, travolto da sconfitte, personalismi e correnti. Troppo tempo al governo senza meritarlo. Oggi il Pd ha una sola possibilità per sopravvivere, per non ridursi all’irrilevanza: cambiare tutto. A me continuano ad attrarmi gli ostinati e contrari, i coraggiosi che non intendono arrendersi, che vogliono rompere gli schemi, cambiare la rotta, combattere un sistema di disuguaglianze e ingiustizie sociali. Quelli che vogliono un partito che abbia realmente a cuore i diritti umani, sociali e civili. Ecco perché sto con Elly Schlein. È donna, giovane, ecologista e progressista, dalla parte soprattutto degli invisibili e delle minoranze. Ha visione, guarda al futuro e sa parlare alle nuove generazioni. Penso a mio figlio Francesco e all’importanza di garantire a tutti i suoi coetanei di essere liberi e tutelati, di avere pari opportunità. In Valdarno sono nati molti comitati per Elly, così come ad Arezzo, anche per iniziativa di persone nuove come Benedetta Ricci. Penso che altre candidature, sia pure autorevoli, non favoriscano il cambiamento di cui il Pd ha bisogno. Ci servono presidenti di Regione, sindaci e segretari di partito a tempo pieno. Ognuno con il proprio ruolo a sostegno di quello degli altri. Un partito di molti che fanno tanto non di pochi che fanno tutto. Vorrei un partito diretto da persone che mettano passione e idee nella rigenerazione di un organismo plurale e che torni a far sognare soprattutto i più deboli. Con amministratori, sindaci e presidenti delle regioni che, forti di un indirizzo politico progressista, continuino “laicamente” a rappresentare le loro comunità. In Toscana, questo progetto, lo faremo crescere votando Elly Schlein a segretaria nazionale e Emiliano Fossi a segretario regionale.