Bomba d’acqua a Cesa Strade come fiumi in piena

Un tratto della strada provinciale 327 che non è nuova ad allagamenti. Due anni fa ci furono ingenti danni con garage e cantine sommerse

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di Simona Santi Laurini

Ci risiamo. Si aspetta la pioggia come salvezza per l’agricoltura e non solo, dopo un’estate siccitosa da record, ma poi quando finalmente Giove Pluvio si decide a dare una mano, in realtà quella che arriva è più una bella zampata graffiante. Dopo il disastro di una settimana fa in tutta la provincia aretina, anche ieri mattina poco prima delle 9 la Valdichiana è stata investita da un intenso acquazzone, che si è riversato soprattutto su Cesa, frazione popolosa del comune di Marciano.

In rete, nei social e nelle chat private, per tutta la giornata sono rimbalzate le immagini di un video della durata di 17 secondi, che mostra chiaramente le condizioni della SP 327, nel tratto che conduce dalla nuova rotonda verso Foiano della Chiana. Un tratto che non è nuovo ad allagamenti, anche più gravi di quello di ieri mattina.

Solo due anni fa, i danni furono ingenti con garage e cantine sommersi. I residenti raccontano quello che si vede chiaramente nelle immagini: la strada provinciale e i marciapiedi sono completamente allagati, con l’acqua che questa volta si è fermata nei parcheggi, di fronte a case e negozi e, solo per pochi centimetri, non ha invaso le pertinenze private. "Le caditoie non hanno retto perché non sono state manutenute" lamentano in coro gli abitanti del posto. In ogni caso, rimane comunque la pericolosità di una strada fortemente trafficata, in un orario di punta.

Senza dubbio, l’intensità del fenomeno temporalesco, che nell’immaginario collettivo ha ormai preso il nome di "bomba d’acqua", è stata eccezionale e particolarmente concentrata. "Cesa non può più sopportare questa situazione che si ripete da anni – riferisce il capogruppo di "Si cambia" Massimo Salvadori - abbiamo bisogno di interventi strutturali per eliminare o contenere il problema, chiediamo all’amministrazione di Marciano di creare un tavolo di lavoro. La nuova rotonda, poi, ha peggiorato questa situazione, perché fa da tappo".