Aziende orafe nel mirino: banda del buco a vuoto due volte, ma c'è un testimone

I ladri tornano nella Poggio Bagnoli della Salp: messi in fuga dall'allarme, virano su Alberoro ma fanno cilecca un'altra volta. Qualcuno avrebbe visto l'auto allontanarsi

Carabinieri (Archivio)

Carabinieri (Archivio)

Arezzo, 7 dicembre 2017 - Torna la banda del buco, ma questa volta non riesce nel suo intento. Ci prova due volte nel fine settimana. Tentativi, ai danni di altrettante aziende orafe, una in Valdarno e una in Valdichiana, che vanno a vuoto. Hanno agito nella notte del fine settimana, tra mezzanotte e le due.

Prima in un’azienda di Poggio Bagnoli, la stessa localtà della Salp, la ditta che nel 2011 era stata svaligiata di 100 chili d'oro con tanto di ruspe, autobus-dioga e organzzazione militare. I malviventi hanno provato a forare una parete laterale ma hanno desistito con lo scattare dell’allarme. Per niente afflitti hanno ripreso i loro strumenti, sono saliti in auto e hanno ingranato la marcia direzione un’azienda di preziosi di Alberoro.

Ma la storia, secondo quanto riportato dai carabinieri di Arezzo che stanno indagando sull’accaduto, si è ripetuta tale e quale. Il tentativo di aprire un buco nella parete laterale per entrare è fallito quando la sirena dell’allarme ha iniziato a suonare. Entrambi i tentati colpi sono stati scoperti lunedì mattina. Sui due episodi stanno indagando i carabinieri di Arezzo e di Monte San Savino.

Al vaglio degli inquirenti la testimonianza di una persona che ha visto un’auto allontanarsi velocemente da una delle aziende e le telecamere di sorveglianza delle ditte e quelle dislocate in zona. Ci sarebbe diverso materiale sul quale i carabinieri stanno lavorando. Quindi ancora il modus operandi del buco nel muro, ma soprattutto ancora aziende orafe nel mirino. Nell’arco di poco più di un mese e mezzo gli assalti, tentati e riusciti, alle ditte aretine hanno ricominciato a far parlare.

I carabinieri che indagano tendono per ora a escludere un ritorno all’allarme furti che aveva caratterizzato l’anno dell’assedio al distretto orafo, fra il 2011 e il 2012, ma la tensione comincia a poco a poco a salire visti i numeri degli assalti. A metà novembre, a Monte San Savino, sono andati a segno tre colpi in una notte ai danni di aziende che lavorano preziosi e bijou.

I ladri non sono riusciti a trovare oro e si sono accontentati di argento, ottone e bijoux. Era la fine di ottobre quando in una ditta di Alberoro malviventi hanno rubato una piccola quantità di polvere d’oro, dopo aver disattivato il sistema d’allarme. Solo qualche giorno prima in una ditta orafa a Castiglion Fibocchi erano stati rubati circa tre etti di oro grezzo, per circa 10mila euro