Avanti le strade, frenano le rotatorie Cantieri: slittano Giotto e Parata

Ennesima ricucitura dei lavori pubblici. Precedenza all’asfalto a pezzi, rinvio dei grandi svincoli del traffico. Confermato quello di Santa Maria. Slittano anche le zone a 30 chilometri orari. La precedenza al Pnrr.

Avanti le strade, frenano le rotatorie  Cantieri: slittano Giotto e Parata

Avanti le strade, frenano le rotatorie Cantieri: slittano Giotto e Parata

di Alberto Pierini

AREZZO

E’ un mazzo di carte che viene scozzato una volta ogni quindici giorni. Il piano triennale delle opere pubbliche continua a cambiare in corsa, in un tourbillon scatenato. La prossima mossa è prevista per giovedì, quando la "magna charta" dei lavori si ripresenterà in consiglio comunale.

La sintesi? Un’accelerazione sugli interventi di manutenzione e asfaltatura, una frenata brusca su alcuni dei grandi svincoli stradali. Le strade, si sa e si vede, sono a pezzi. Un tappeto di buche nelle quali è perfino difficile aggirarsi, e c’è chi si diverte a misurarle, affondando la "livella" fino a dieci centimetri.

Dall’altra parte il carosello delle rotatori prova a individuare le sue priorità per invece rimandarne altre. Il regista dell’operazione come al solito è l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi, il cui album di "figurine" sui cantieri è in continuo movimento.

Cominciamo dalle buche. La precedenza sarà data ad alcune situazioni davvero sull’orlo di una crisi di nervi, quelli tesi degli automobilisti. L’intervento in corsia di sorpasso riguarda viale don Minzoni, la malmessa tangenziale che rasenta tutti i quartieri. E ancora via Anconetana, un budget di 750 mila euro tanto per capire come sia ridotta, via Tarlati con altri 400 mila euro, e un carosello di strade patchwork per altri trecentomila euro. Bene ma già rendendoci conto che tante altre buche continueranno a tempestare il "green" della città.

Rotatorie? Due vengono confermate anche nei tempi. Una per ovvii motivi, quella di via dei Carabinieri, i cui lavori sono già in corso. L’altra è quella di Santa Maria delle Grazie, all’innesto con via Anconetana, tra l’altro in parte finanziata con capitali privati, 460 mila euro la spesa prevista.

Poi ci sono quelle che saltano un turno, anzi un anno. Cominciamo da quella della Parata, una delle più urgenti alla luce di una circolazione dove fai fatica ad innestarti: un progetto da seicentomila euro che scivola al 2025, quindi destinando altrove le risorse. A ruota, letteralmente, si sposta in avanti forse la rotonda più ambiziosa, quella di via Giotto, che scivola al 2026, con i suoi 500 mila euro di spesa. E la stessa sorte tocca alla rotatoria di via Chiarini, la scorciatoia che collega la zona del villaggio Dante con Ponte a Chiani, una delle prime ad essere progettate, anche se tra tocchi e ritocchi. Slitta però solo al 2024, con un aumento di spesa che porta l’intervento a oltre un milione e mezzo di spesa.

Tra i rinvii c’è quello dei progetti di aree a 30 chilometri orari. Per l’esattezza sono quattro: una intorno all’ospedale, una a Tortaia, una in via Marco Perennio e una in via Fiorentina. Per ora da quelle parti si potrà continuare a marciare alla solita velocità.

In compenso tra i nuovi interventi figurano quelli a Giovi per consolidarne la scarpata,la scuola media di Rigutino. E a proposito di scuole i ritocchi alla Tricca e alla media Margartone e soprattutto la realizzazione della nuova palestra alla Pier della Francesca: una tensostruttura esterna, costo quasi mezzo milione di euro.

E a Pescaiola sarà completato il ridisegno dell’area antistante il Foro Boario. Scivola in avanti, certo non tra la ola dei residenti, il piano di ristrutturazione del Peep di Tortaia. Il calendario scivola solo al 2024: significa che entro quell’anno sarà varato il bando per iniziare il cantiere nei mesi successivi. A meno di nuovi scozzamenti di carte.