Assalto a villa Graziella: spaccata, fiamma ossidrica, blitz nella cappella di famiglia

Gianni Gori: "Hanno aperto la cassaforte per poche centinaia di euro, inferriata divelta e vetrate sfondate. La zona di Campoluci è in balìa dei ladri"

Gianni Gori e la madre Graziella

Gianni Gori e la madre Graziella

Arezzo, 20 marzo 2018 - Non è che i conti li avessero fatti alla perfezione, ma la scelta del luogo dove attaccare di sicuro non era stata fatta a caso. Siamo a Campoluci, la frazione dove in tre villette, l’una accanto all’altra, risiedono le famiglie di una delle dinastie industriali più importanti della città. E’ qui infatti che abita Graziella Buoncompagni Gori, fondatrice del gruppo Graziella, oggi portato avanti dal figlio Gianni che vive appunto nella villa accanto. I ladri hanno fatto irruzione proprio nella dimora di Graziella, «sono entrati intorno alle 17 - racconta Gianni - quando in casa non c’era nessuno. Hanno spaccato porte e finestre creando danni per 40-50 mila euro».

Poi hanno preso di mira la cassaforte, «credo con la fiamma ossidrica oppure con dei flessibili. Sono riusciti ad aprirla ma penso che abbiano avuto una brutta sorpresa». Lì dentro, infatti, c’era pochissimo: monili per alcune centinaia di euro. «E’ un imperativo di famiglia - prosegue Gianni Gori - i gioielli più preziosi non li teniamo in casa ma sono custoditi nei caveau delle banche. Sappiamo infatti di essere esposti ai furti, specie in una zona come questa dove purtroppo le razzie sono quasi quotidiane. Leggo che i furti sono diminuiti, almeno secondo la statistica ufficiale, ma di certo questo non è avvenuto a Campoluci dove anzi le razzie hanno avuto un’impennata incredibile. Mi risulta che gli stessi ladri, nella medesima giornata, forse dopo essere usciti da casa nostra, siano entrati anche nella villa dei nostri vicini».

E non è tutto. Quasi come ci fosse un conto in sospeso con i Gori, i banditi hanno anche compiuto un raid nel piccolo cimitero della frazione, prendendo di mira proprio la cappella di famiglia. Ancora Gianni: «Proprio così, hanno divelto l’inferriata e hanno portato via i candelabri, creando pure qualche danno alla struttura». Insomma, non si sono fermati neppure in un luogo sacro anche se alla fine il bottino racimolato si è rivelato davvero poca cosa.

A Campoluci, dopo la denuncia della famiglia Gori, si è portata la polizia scientifica per raccogliere indizi che possano consentire l’individuazione dei responsabili. L’aiuto maggiore arriverà però dal sistema di sorveglianza installato a protezione delle tre viillette, numerose telecamere con visione sull’intero perimetro del caseggiato. Le immagini sono già state acquisite e sono attualmente al vaglio degli inquirenti, potranno costitutire una valida traccia per capire chi abbia dato l’assalto alla villa di Graziella.

Sempre nella zona di Campoluci, alcune settimane fa, aveva subito un maxifurto un importante notaio aretino mentre ormai non si contano più le semplici razzie ai danni delle abitazioni. Cresce così il malumore dei residenti che si ribellano a questo stato di cose che ha ingenerato insicurezza in una piccola frazione a pochi chilometri dal capoluogo, finora considerata un’oasi di pace e di tranquillità.