Asili Aliotti, un’istituzione educativa raccontata da Sergio Angori

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Prosegue all’Auditorium Ducci di via Cesalpino il ciclo di conferenze "Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea", organizzato dalla Società Storica Aretina, con il patrocinio del Comune di Arezzo. Oggi alle 17,30, Sergio Angori parlerà sul tema "Gli Asili Aliotti: un’istituzione educativa nata alla metà dell’Ottocento".

Curato da Giovanni Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto e si propone di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio pubblico istituzionalizzato. Gli Asili Aliotti sono presenti ad Arezzo dal 1861.

A volerne l’istituzione fu Francesco Aliotti, patrizio cittadino sensibile ai problemi sociali: morendo senza figli lasciò i suoi averi a tale Istituto affinché anche in futuro potesse accogliere tutti i bambini poveri per i quali fosse fatta richiesta.

Gli Asili hanno visto per molti decenni la presenza di bambini dai 3 agli 8 anni, ai quali veniva offerto un minimo di istruzione e un pasto caldo. I locali di Santa Maria in Gradi hanno anche ospitato ragazzi e ragazze più grandi con l’intento di avviarli ai corsi di "arti e mestieri". Tra Otto e Novecento gli iscritti agli "Asili" supereranno complessivamente le 600 unità all’anno. Al momento dell’istituzione, ad organizzare l’accoglienza e le attività didattiche degli Asili Aliotti provvide con grande passione e generosità suor Gabriella Thevenin lasciando la sua impronta su tutte le attività dell’Istituto, affiancata dalle consorelle Figlie della Carità, conosciute anche come "Vincenziane".

Dal 2005 gli Asili Aliotti sono stati trasformati nella Fondazione Aliotti, che continua a offrire servizi educativi per la prima infanzia mantenendo memoria del fondatore, al quale va riconosciuto il merito di aver dato vita a quell’Istituto. Ingresso libero.