C'era un videogioco ancora aperto sul tablet di Jacopo Bacis

Sempre più conferme per lo scenario che il bimbo di 8 anni sia caduto e morto dal terzo piano inseguendo una realtà virtuale

Jacopo Bacis con Enzo Bertocci e i suoi maestri di karate

Jacopo Bacis con Enzo Bertocci e i suoi maestri di karate

Arezzo, 19 maggio 2020 - Individuato dalla polizia sul tablet del piccolo Jacopo Bacis, il bimbo di 8 anni, precipitato dal terzo piano della sua abitazione di Arezzo, il videogioco con cui probabilmente si stava cimentando quando sabato sera è caduto ed è morto. Ad esaminare il tablet è stata la squadra mobile che ha individuato il videogioco, pare lasciato aperto dal bambino prima di precipitare.

Secondo quanto appreso si tratta di un gioco che simula come, dopo una catastrofe, la Terra rischi di essere invasa dagli alieni e, dunque, stimola i videogiocatori al combattimento per difenderla. Intanto il pm Roberto Rossi ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e senza indagati, a modello 45, per chiarire la dinamica ed accertare l'ipotesi del gioco come probabile attività che il bambino, figlio dell'ex calciatore Michele Bacis, stava svolgendo prima di cadere. Gli accertamenti della polizia riguardano anche l'eventuale pericolosità dello stesso videogioco. Il tablet è stato consegnato dalla famiglia alla polizia proprio per fare gli accertamenti.